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Servizi Sociali. Il M5S: «Esiste una soluzione al dramma»

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beppe-grillo-movimento-5-stelle articoloIl Movimento 5 Stelle di Messina denuncia «l’ incompetenza del Dipartimento dei Servizi Sociali. Per risolvere il dramma dei lavoratori e il disagio degli assistiti — scrivono gli attivisti in una nota —  la soluzione c’è, ed è a portata di mano. Si tratta della Legge Quadro nazionale 328 nell’ambito della quale è stato approvato il piano di zona per il distretto sanitario di Messina, grazie al quale è stata stanziata una cifra pari a 18 milioni di euro».  «Una parte di questa somma — continuano —, pari a più di 9 milioni di euro, è dovuta alle programmazioni dei piani di zona degli anni precedenti, che il distretto di Messina non ha perso, essendo i soldi “conservati” alla Regione, ma neppure utilizzato. La responsabilità di questi soldi congelati è in larga misura del Dipartimento stesso che non ha indetto l’adeguata progettazione per l’impiego di queste somme.  Il resto, che innalza l’intera somma al totale di oltre 18 milioni di euro, è l’importo della quota inclusa nel piano attuale 2010/2013, che se non si faranno partire i nuovi progetti, verrà nuovamente persa. La cifra, dunque, nella sua totalità, può essere impiegata dal Dipartimento Servizi Sociali sia per attuare i nuovi bandi necessari per la rinnovata ed ormai programmazione del servizio, ma anche per stabilizzare dal punto di vista retributivo i servizi attualmente attivi. Vista la scarsità delle risorse economiche che caratterizza questo periodo storico in generale e di Palazzo Zanca in particolare, i fondi potrebbero essere lecitamente impiegati per equiparare gli stipendi dei lavoratori mettendo tutti allo stesso livello in fatto di retribuzione delle mensilità». Soluzioni che il Movimento 5 Stelle Messina, insieme alla sua candidata Maria Cristina Saija, auspica ed appoggia. «Soprattutto — prosegue la nota — viste le ultime vicende che vedono il Dipartimento incapace persino di gestire la retribuzione diretta dei lavoratori, molti dei quali in arretrato di sette mensilità. Il 20 marzo le cooperative hanno chiesto, infatti, consegnando le buste paga, che il Dipartimento si occupi direttamente della retribuzione dei lavoratori. Il gesto si è reso necessario a causa di difficoltà verificatesi in alcuni casi con le Banche. Molti dei lavoratori si sono visti, infatti, trattenere l’intero importo dello stipendio di Settembre dagli istituti di credito bancari». Il Movimento 5 Stelle denuncia la mancanza di trasparenza: «Piuttosto di ipotizzare soluzioni che copiano solo alcuni aspetti del modello Emilia Romagna, come hanno fatto alcuni esponenti della classe politica cittadina, e che vanno escluse a priori poiché i tanto decantati “contratti di servizio” altro non sono che l’equivalente delle nostre partecipate (di cui il triste destino è sotto gli occhi di tutti), la soluzione c’è, ma nessuno la vede». La parola chiave di tutta la vicenda rimane per il M5S la responsabilità.

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