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Secondo Palazzo di Giustizia. D’Uva scrive alla Cancellieri

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tribunale2Il deputato messinese del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, ha presentato al Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, un’interrogazione a risposta scritta in merito all’annosa questione del secondo  Palazzo di Giustizia a Messina.

«Quella del nuovo Palazzo di Giustizia — scrive D’Uva in una nota — è una questione che sia i cittadini, sia gli operatori della giustizia messinese, hanno posto all’attenzione della pubblica opinione da ormai diversi anni, senza mai trovare una risposta davvero risolutiva».

Il deputato evidenzia come Palazzo Piacentini non sia più sufficiente a contenere tutte le corti e gli uffici giudiziari della sezione di Messina. Il problema della mancanza di spazi al suo interno ,per svolgere tutte le mansioni riguardanti la Giustizia, ha portato le varie amministrazioni che si sono succedute ad adottare soluzioni tampone che hanno contribuito a impoverire la già esigue risorse del Comune.

«In un Tribunale al cui interno — prosegue D’Uva — hanno operato i migliori giuristi della storia del Nostro Paese, le udienze civili devono necessariamente tenersi in una camera di consiglio, così come previsto dal nostro ordinamento, e non in stanze di pochi metri quadrati, alla presenza di decine di persone, con grande difficoltà per magistrati, avvocati e gli eventuali testimoni chiamati in giudizio».

«Da quanto risulta — continua D’Uva — ad oggi il Comune di Messina, per sopperire alla mancanza di locali adeguati, ha posto in essere alcune onerose locazioni,  la cui somma è pari a 1.871.743,62 euro annui. Le amministrazioni precedenti hanno addirittura discusso di alcuni progetti per la costruzione ex novo di un Palazzo di Giustizia satellite. Io credo che il Palazzo satellite sia una assoluta necessità per la città di Messina, ma la soluzione deve necessariamente ricadere su alcune strutture — quali l’ex struttura ospedaliera Regina Margherita, attualmente inutilizzata —, che con i necessari cambiamenti strutturali possono rappresentare una soluzione sicuramente più idonea e meno onerosa. Il Ministero di Giustizia avrebbe già destinato, da alcuni anni, in favore del Comune di Messina, un finanziamento di circa 17.000.000  euro per l’acquisto o la ristrutturazione di uno stabile già esistente da destinare a plesso satellite dell’attuale Palazzo di Giustizia. Ritengo che, qualora questa possibilità dovesse risultare immediatamente attuabile, sarebbe davvero impensabile non agire immediatamente».

Nell’interrogazione si chiede se il Ministro intenda assumere iniziative per ripristinare il corretto funzionamento dell’attività giudiziara a Messina, se sia a conoscenza di provvedimenti assunti nel corso degli ultimi anni dal Ministero della Giustizia riguardanti un finanziamento utilizzabile per la ristrutturazione di uno stabile da destinare a plesso satellite dell’attuale Palazzo di Giustizia. Il deputato del MoVimento 5 Stelle chiede, inoltre, qualora ne venisse accertata l’esistenza, di comunicare i requisiti necessari per il godimento delle somme destinate, nonché le relative scadenze.

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