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Scorrimento graduatorie di accesso a Medicina. D’Uva: «Troppi ritardi»

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medicina«È necessario rivedere il Decreto Ministeriale relativo alle procedure di scorrimento delle graduatorie di ammissione ai corsi di Medicina e Chirurgia. Con questo sistema si rischia il blocco totale». Il Portavoce del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per sollecitare un intervento immediato sull’incresciosa situazione che si crea annualmente all’accesso ai corsi di laurea dell’area medica.

«Per accedere ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia – spiega il deputato – è necessario superare l’apposita prova che è unica e con contenuto identico su tutto il territorio italiano. I posti assegnati, in totale, sono 10.551 e vengono distribuiti in base alla graduatoria nazionale finale. Proprio in questo esistono delle anomalie che comportano uno scorrimento a rilento, se non addirittura nullo, che rischia di bloccare il sistema di assegnazione dei posti per gli studenti».

Tale distorsione deriva ‒ dichiara D’Uva ‒ da una “superficialità” strutturale del Decreto Ministeriale 5 febbraio 2014 n.85 e, nello specifico, da quei punti che trattano la possibilità o meno di un candidato di rinunciare e non immatricolarsi nella sede assegnatagli in graduatoria e attendere che si liberi un posto in una sede più gradita.

«Si tratta ‒ continua ‒ di un eccessivo numero di preferenze esprimibili che sta comportando un pericoloso rallentamento del sistema di assegnazione dei posti ai candidati idonei con percentuali di soggetti assegnati assolutamente sproporzionate al numero di quelli ancora prenotati».

«A peggiorare l’attuale situazione – prosegue D’Uva – vi sono anche le cosiddette doppie immatricolazioni, determinate dalla compresenza sia nelle graduatorie ministeriali sia in quelle di altre università private di molti studenti, i quali, non essendo tenuti ad alcuna scelta immediata, né a esprimere alcuna rinuncia, bloccano il regolare scorrimento della graduatoria nazionale».

«Ecco perché risulta necessario – conclude – chiedere al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca quali urgenti iniziative intenda assumere per garantire e assicurare il regolare scorrimento della graduatoria nazionale impedendo, inoltre, che il numero di posti totali da destinare alle immatricolazioni venga ridotto a causa delle possibili inefficienze procedurali sin qui richiamate».

La risposta all’interrogazione è prevista per giovedì mattina in Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione.

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