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Rischio salute. Trischitta, Crifò e Parisi: «Niente più rifiuti alla discarica di Pace»

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discaricaI consiglieri comunali Giuseppe Trischitta, Giovanna Crifò e Pierluigi Parisi puntano i riflettori sulla discarica di Pace, luogo in cui «il sindaco, Renato Accorinti, con ordinanza del 19 aprile 2014, ha disposto in via d’urgenza lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti a terra».

I tre consiglieri chiedono al Primo cittadino e all’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, di «sospendere immediatamente il conferimento alla discarica di Pace dei rifiuti a terra, al fine di evitare rischi alla salute dei cittadini e pregiudizio all’ambiente».

Ricordano, infatti, che il 30 aprile scorso si è svolta, all’Assessorato all’Ambiente del Comune, una riunione tecnica con i responsabili della Direzione Ambiente della Provincia Regionale di Messina per stabilire quali lavori effettuare in modo da rendere l’impianto conforme alle vigenti norme tecniche.

In seguito – dichiarano Trischitta, Crifò e Parisi – , «i responsabili dell’Ufficio Controlli della Direzione Ambiente della Provincia hanno effettuato continui sopralluoghi redigendo formali verbali, e in particolare: il 9 e il 29 maggio scorsi, hanno accertato il mancato completamento dei lavori, la necessità di rimuovere una quantità di rifiuti, regimentare le acque meteoriche e  procedere alla caratterizzazione del percolato già presente nella vasca di raccolta;

il 6 giugno riconosciuto la necessità di eseguire, entro 20 giorni, diversi adempimenti affinché  il conferimento dei rifiuti non costituisse “pericolo per la salute dell’uomo, potesse recare pregiudizi all’ambiente e rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la fauna e la flora, nonché causare inconvenienti da rumori e odori”, invitando Accorinti a modificare l’ordinanza urgente emessa ad aprile;

il 16 luglio, poi, rilevato che non erano ancora state  ottemperate tali prescrizioni, scrivevano in un verbale: “l’esercizio delle attività di gestione rifiuti svolte nella piattaforma di Torrente Pace continua a essere eseguito in difformità ai principi dell’articolo 178, con potenziale pericolo per la salute dell’uomo e con pregiudizio all’ambiente (aria-acqua-suolo) e non appaiono rispettate le condizioni minime di sicurezza necessarie allo svolgimento delle suddette attività “;

il 7 ottobre hanno confermato quanto accertato il 16 luglio e informato dell’esito dell’accertamento il Sindaco e l’Autorità Giudiziaria».

Proprio l’esito di questi sopralluoghi preoccupa i consiglieri che chiedono di conoscere se il sindaco Accorinti e l’assessore Ialacqua «hanno fornito  all’Ufficio Controlli della Direzione Ambiente della Provincia Regionale di Messina, come richiesto il 9 ottobre, l’autorizzazione comunale alla gestione dell’attività di Ccr, i registri di carico e scarico e i formulari d’identificazione relativi alla gestione delle attività esercitate all’interno della discarica; se siano state date risposte alle diffide effettuate il 14 maggio e l’8 agosto dalla Provincia».

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