Riordino Camere di Commercio. Bisignano: «Evitare un ulteriore scippo a Messina»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

camera di commercioMichele Bisignano interviene sul riordino delle Camere di Commercio e a sostegno dell’importanza strategica della realtà territoriale di Messina, auspica che venga scongiurata l’eventualità di un “accorpamento” che rappresenterebbe l’ennesimo scippo per la Città dello Stretto.

Ecco il testo:

«La proposta di riorganizzazione dei nove enti camerali regionali decisa da Unioncamere Sicilia risponde alla ormai ineludibile necessità di razionalizzazione di tutta una serie di realtà territoriali, nell’ambito del contenimento e della riduzione della spesa pubblica. E credo che la proposta di riduzione da 9 Camere di commercio a 3 risponda appieno a tale esigenza. Per cui sarebbe logico attendersi che tale riordino di importanti realtà territoriali vada a correlarsi con un altro importante processo di riordino di altre varie realtà istituzionali e territoriali concretizzato con la prevista istituzione dei liberi consorzi comunali e città metropolitane. Se si volesse dunque seguire un filo logico le tre ipotizzate sedi delle camere di commercio dovrebbero insistere nelle città aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina.

Ma pare che sia in atto un tentativo di accorpamento che vedrebbe la realtà messinese ancora una volta penalizzata a vantaggio di altre realtà. Con un possibile accorpamento a Catania e con un disegno di riordino generale che, seguendo non meglio precisati criteri geo-economici e territoriali (che forse nascondono altri criteri, geo-politici) vedrebbero sopravvivere le sedi di Palermo, Catania e Agrigento.

Mi auguro che stavolta, dato che si è ancora in tempo, tutte le varie realtà interessate, dalle istituzioni locali, ai rappresentanti delle categorie datoriali, commerciali e artigianali, ai sindacati, alla deputazione regionale messinese e in particolare a quella presente nella commissione Attività produttive dell’Ars, facciano squadra, superando le improduttive logiche di appartenenza, per evitare un ulteriore scippo e frenare il perseguimento di logiche di annessione e colonizzazione del territorio messinese che viene portato avanti da anni, ma che negli ultimi tempi, come dimostrano certe incursioni, si va sempre più intensificando».

(42)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.