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Rifiuti, Calabrò: “Regione modifichi ordinanza. Gravi rischi per Messina”

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L’ultima ordinanza del presidente della Regione Crocetta, la numero 26 firmata ad inizio settimana, metterebbe in serio rischio la vivibilità degli abitanti di Messina.

L’ordinanza predispone il conferimento, dal 15 luglio, dei rifiuti prodotti dalla città, nell’impianto   del comune di Motta S’Anastasia (CT), gestito dalla OIKOS S.p.A .  Il problema che sorge, secondo tale disposizione, riguarderà il tetto massimo di conferimento di rifiuti, che  per la sola Messina, è di 261 tonnellate. E qui sta l’eccesso, visto che la città ne produce quasi 100 tonnellate in più.

La  predisposizione di questo piano di gestione straordinaria non tiene certamente conto del sovraccarico che  molti comuni  si ritroverebbero a dover gestire nel rispetto delle disposizioni date da Crocetta, come ad esempio “l’assoluto divieto di abbandono dei rifiuti sul territorio comunale, lungo le pertinenze stradali, o in altre zone pubbliche”  e di conseguenza l’unica soluzione sarebbe quella di tenere la propria immondizia in casa.

Se la situazione non dovesse cambiare, Messina si ritroverebbe a dover fronteggiare, con non ben pochi disagi, una situazione d’emergenza igenico-sanitaria  disastrosa, soprattutto in questa calda stagione.

Intanto, l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, insieme al sindaco Accorinti,  questa mattina si è recato a Palermo per chiedere alla Regione di tornare sui propri passi, modificando le tabelle sul conferimento dei rifiuti in discarica in considerazione dei bisogni della città. Un invito che da Palazzo dei Normanni sembra sia stato colto: potrebbero, infatti essere presto apportate delle correzioni all’ordinanza almeno per i mesi estivi.

Sempre questa mattina, il commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò ha partecipato alla Commissione Ambiente presieduta dal consigliere Rita La Paglia. In Aula, Calabrò ha sottolineato i rischi ai quali la città andrebbe incontro qualora il diktat della Regione venisse confermato. “Rischiamo di ritrovarci con decine di tonnellate di rifiuti da non poter smaltire, è opportuno che si faccia un passo indietro, con questo nuovo limite rischiamo un’emergenza continua. Qualora non dovesse essere individuata una soluzione sono pronto a rivolgermi alla magistratura”.

L’organo consiliare tornerà ad occuparsi della vicenda con una seduta straordinaria in programma domani pomeriggio.

 

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