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Reset sulla Rada S. Francesco: “Discutibile il no alla concessione”

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ResetResetReset, l’associazione del candidato sindaco Alessandro Tinaglia, ha voluto chiarire la sua posizione sul sì o il no al rinnovo della concessione della rada San Francesco. Altri due candidati, Renato Accorinti di Cambiamo Messina dal Basso e Angelo Villari di Tutti Pazzi per Messina hanno invece firmato la richiesta del comitato La Nostra Città. Questa la posizione di Reset:

In vista dell’imminente decisione relativa al rinnovo della concessione della rada San Francesco reset! chiarisce la propria posizione.

Come accade oramai da troppo tempo la città si divide, nelle decisioni importanti, tra guelfi e ghibellini.

L’approccio è sempre e comunque legato alla difesa degli interessi di una parte.

Anche questa volta reset! ha invece scelto di percorrere la strada alternativa quella che mira a salvaguardare solo ed esclusivamente gli interessi della città.

Anche se nel mese di Dicembre 2012 abbiamo proposto uno studio di fattibilità per la creazione di una società pubblica di navigazione che colleghi Messina a Reggio Calabria con il contestuale spostamento di tutto il traffico gommato dalla rada San Francesco a Tremestieri adesso bisogna affrontare, senza demagogia e seriamente, quest’ultima questione.

Nelle condizioni attuali, infatti, con il porto di Tremestieri, ancora non agibile e non completato, appare quantomeno discutibile se non demagogica la proposta di non rinnovare la concessione.

E’ evidente che l’ideale sarebbe quello di affidare una nuova concessione, che per chi non lo avesse chiaro significa l’espletamento di una nuova gara pubblica, rinnovabile di anno in anno con un massimo di tre anni totali.

Tre anni ci appare infatti il termine tecnicamente plausibile per lo realizzazione dell’ampliamento di Tremestieri e lo spostamento a Sud di tutto il traffico gommato.

Nella situazione attuale fare diversamente significherebbe semplicemente gettare la città nel caos.

Non è possibile, continuiamo a sostenerlo, avere su questioni importantissime per Messina approcci ideologici o demagogici.

Purtroppo però sembrerebbe che siamo in pochi a comprenderlo.

Non è un caso quindi se abbiamo scelto di “differenziarci”.

Qualcosa è cambiato”

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