Reset su secondo Palazzo di Giustizia: «Il Consiglio comunale decida in fretta»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

reset2buonaReset si esprime sull’iniziativa del gruppo “Gmc srl”, che con un atto stragiudiziale ha invitato il Consiglio Comunale a decidere sulla questione relativa al Secondo Palazzo di Giustizia. «Bene ha fatto il Commissario straordinario, Luigi Croce — dicono da Reset —, dopo avere deliberato la revoca in autotutela del provvedimento della Giunta Municipale del 9 settembre 2009, a proporre al Consiglio Comunale, lo scorso novembre, una nuova delibera finalizzata a ratificare la graduatoria finale come formatasi a seguito dei lavori della Commissione o a tornare sul libero mercato per reperire idoneo complesso immobiliare da destinarsi ad uffici giudiziari. Adesso il Consiglio Comunale faccia il proprio dovere e decida in fretta». «Non si tratta di decidere — continuano — se tale soluzione sia la migliore possibile, poiché tale scelta è stata già legittimata dalla gara indetta nel 2009 dall’Amministrazione Comunale, che ratificava l’iter amministrativo relativo alla localizzazione del nuovo tribunale in via Bonino. Piuttosto — sottolineano da Reset — si tratta di: far risparmiare al Comune di Messina 1,5 milioni di euro l’anno di affitti per i locali utilizzati per i servizi giudiziari che andranno integrati e razionalizzati all’interno del Secondo Palazzo di Giustizia; non perdere, e utilizzare finalmente, il finanziamento di 18 milioni di euro del Ministero di Giustizia, 13 milioni di euro nel lontano 1995 e ulteriori 5 milioni di euro nel 2004, finalizzato alla costruzione e/o acquisto di immobili da destinare ad edilizia giudiziaria; di evitare che una Ditta che ha già vinto una gara si rivalga legittimamente su un’Amministrazione Comunale già indebitata, che non ha ancora definitivamente scongiurato il dissesto». «Non vorremmo — concludono — che dietro la lentezza del Consiglio vi siano altre questioni. La delocalizzazione dal centro urbano di numerosi servizi giudiziari, dislocati a macchia di leopardo, oltre ad avere il merito di razionalizzarli all’interno di un unico immobile consentirà anche di diminuire il traffico veicolare e l’inquinamento collegati a tali servizi». L’obiettivo strategico, secondo il movimento Reset, dovrebbe essere quello di migliorare la qualità della vita e l’accessibilità e qualificare il livello del servizio stesso.

 

(55)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.