Reset su falce:” Passi subito il piano regolatore. Alle varianti si pensi dopo”

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L’interesse mostrato alla riqualificazione della zona falcata di Messina, ieri oggetto di un convegno – dibattito all’Università e motivo della visita in citta del presidente della Regione, Crocetta, ha mosso la nota di Alessandro Tinaglia, rappresentante di Reset:

“Nel sottolineare la nostra grande soddisfazione per l’iniziativa promossa dal Rettore Navarra, che ha visto finalmente presenti tutti gli attori interessati al recupero sociale, economico e culturale della Zona Falcata, vorremmo fare una proposta.
Da quanto abbiamo ascoltato, esistono convergenze su gran parte degli interventi da attuare su alcune aree, ma al contempo differenze sostanziali tra ciò che prevede il PRP in altre aree e ciò che ha dichiarato il Sindaco.
Accorinti che, mentre l’Assessore Croce preannunciava la convocazione di un tavolo di lavoro tra martedì e mercoledì prossimi alla Regione per la firma di un protocollo d’intesa, chiedeva 10 giorni di tempo per presentare la propria visione sull’area.
Tralasciando le polemiche che potrebbe innescare il perché solo a due anni e mezzo dall’insediamento il Sindaco reputi necessario redigere una propria “visione”, che evidentemente ancora non c’è, va sottolineato come tecnicamente solo l’approvazione del Piano Regolatore Portuale (PRP), prima dell’entrata in vigore della riforma sulle Autorità Portuali (ragionevolmente entro 60/90 giorni), potrà consentire di intervenire sulla Zona Falcata.
Approvazione, ed elaborazione della VAS, di cui si è fatto carico l’Assessore Croce.
E’ evidente, però, che una qualunque modifica al PRP già redatto richiederebbe l’inizio di un nuovo iter con tempi ovviamente molto più lunghi che rimanderebbero le decisioni e gli interventi alla nuova Authority.
La sola soluzione percorribile, dunque, capace di mettere assieme la “visione” contenuta nel PRP e quella ancora “astratta” prospettata da Accorinti è quella di una mediazione che consenta di non fermare l’iter e gli impegni presi da tutti gli attori questa mattina.
Pensiamo quindi all’approvazione del PRP, così come è, con l’impegno tra le parti di intervenire e finanziare solo quegli interventi condivisi come la bonifica ambientale, il recupero della Real Cittadella ed il recupero ed il rilancio della cantieristica.
I restanti interventi anche se previsti dal PRP saranno oggetto di un approfondimento e di un confronto tra la città ed i singoli attori istituzionali coinvolti attraverso una proposta condivisa che si tramuterà in una variante al PRP o in un impegno di cui si farà carico la nuova Authority dello Stretto.
Se così non sarà e se qualcuno si incaponirà combattendo inutili ideologiche battaglie di retroguardia si finirà per vanificare lo sforzo e gli impegni di chi questa mattina ha voluto finalmente riaccendere i riflettori sulla Zona Falcata mettendoci la faccia”.

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