Report mercati alimentari: trionfa lo sporco, il pericolo e l’abusivismo

Pubblicato il alle

6' min di lettura

«Interesse e preoccupazione per le condizioni strutturali ed igienico sanitarie che investono i mercati alimentari cittadini», questo quanto emerge, ad una prima lettura, dal report della Terza Commissione Consiliare che descrive i sopralluoghi svolti recentemente al mercato Muricello, Sant’Orsola, Vascone, e Zaera.

I primi passi nel settembre 2013, quando la Commissione ha iniziato ad approfondire le problematiche della gestione dei mercati rionali «promuovendo iniziative ed interventi che possano consentire una buona ed efficace regolamentazione del sistema».

Durante quelle che vengono definite nel report “sedute fiume” l’analisi e le possibili soluzioni riguardo alle diverse emergenze segnalate, «carenze igienico-sanitarie, non adeguata conservazione e trattazione degli alimenti, stalli inesistenti o comunque spazi non rispettati dai commercianti, coperture fatiscenti, impianti di illuminazione non a norma, bagni sporchi, ambulantato selvaggio».

Il Presidente della Terza Commissione, Nora Scuderi, ha ritenuto necessario coinvolgere nei lavori della Commissione sia gli assessori responsabili, Patrizia Panarello e Sergio De  Cola, sia tecnici ed esperti a vario titolo.

Immagine S Orsola 2La situazione più gravosa è apparsa subito quella del mercato Sant’Orsola per il quale l’assessore Panarello «ha asserito, in una prima fase, che si sarebbe adoperata anche di concerto con gli altri dipartimenti per una manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area interessata». Un particolare, non di poca importanza è stato trascurato in questa fase, come si legge nel report a firma di Scuderi: «il sito non è di proprietà del Comune, ma dell’Asp e sembrerebbe che sia anche vigente un contenzioso tra i due Enti». Una situazione paradossale è che, si legge: « nonostante il Comune continui a versare circa 120mila euro l’anno per affitto dell’area la condizione all’interno del mercato continua a tutt’oggi ad essere fatiscente ed insicura».

L’assessore De Cola, durante i lavori di Commissione aveva proposto il rifacimento dell’area, come quanto previsto per il mercato Zaera, suggerendo «che si sarebbe dovuto attendere solo qualche mese, allorché il luogo sarebbe diventato di proprietà del Comune».

Del 14 aprile scorso il sopralluogo presso il mercato Sant’Orsola, in cui, scrive Scuderi, si riscontra «profondo scoraggiamento dei commercianti». Oltre qualche scerbatura e pulizia di qualche griglia, infatti, tutto sembra immutato, stessi problemi e nessuna soluzione. Non si capisce perché non sia cambiato nulla, i fondi c’erano, infatti, si legge, «era stata manifestata la chiara volontà del consiglio comunale, con una delibera consiliare relativa ai fondi Tasi, di prevedere la somma di 600mila euro per il ripristino dei mercati rionali ed in particolar modo quello di Sant’Orsola».

Immagine S OrsolaMa se questa era la “volontà” del consiglio comunale, i fatti sono altri, Scuderi chiarisce, infatti, che la somma di 600mila euro inizialmente pensata per il mercato Sant’Orsola, è stata nella realtà suddivisa in maniera diversa: «450mila euro mercato Muricello e 150mila euro mercato ittico».

E per il mercato Sant’Orsola? Con soli 5mila euro, provenienti da residui comunali già esistenti di 65mila euro, è stato effettuato quello che la stessa Commissione definisce «il minimo ripristino». E i restanti 60mila euro? Anche questa volta sono andati ad altri mercati, la somma infatti, si legge «è stata spalmata in lavori di manutenzione in gran parte al mercato Vascone ed in minima concessione al mercato Zaera».

Del 14 aprile scorso, il sopralluogo al mercato Muricello, anche qui le considerazioni della Commissione non sono certo incoraggianti: «La struttura presenta diverse problematiche che interessano il piano superiore, quello inferiore e lungo tutto il perimetro», ma a destare lo stupore dei membri della Commissione  è che «fruivano dell’immobile solo 3 commercianti».

MuricelloMa la Commissione presieduta da Scuderi non dà solo risposte, fa anche domande: «L’Amministrazione ha un progetto di sviluppo economico/sociale che intende svolgere in quel luogo? Sarebbe opportuno comprenderne i contenuti – continua -, al fine di meglio giustificare l’utilizzo dei fondi Tasi per la ristrutturazione dell’immobile».

Del 21 aprile scorso la visita al mercato Vascone, durante la quale, sono stati presentati i lavori svolti (ad esempio i muri tinteggiati, coperture nuove, servizi igienici, strisce definizione stalli). «Purtroppo, anche qui – si legge nel report -, non sono mancate le problematiche, che in questo caso interessano il “buon fare” di qualche commerciante che non rispetta la linea designata, o magari gli ambulanti abusivi che invadono alcuni spazi all’interno appoggiando gli alimenti a ridosso dei muri».

«Ma il problema maggiormente rilevante è ancora l’enorme fenomeno dell’abusivismo – scrive Scuderi – che occupa il suolo pubblico fin dall’ingresso del Gran Camposanto. L’assessore Panarello aveva assicurato – ricorda -, si ritiene in accorso al dipartimento di Polizia Municipale, la presenza di almeno 2 vigili per ogni mercato, ma anche in questo caso sembra che sia rimasto solo un buon proposito».

Anche durante la visita al mercato Zaera del 28 aprile «è emerso un profondo sconforto perché ancora oggi non è stato fatto nulla», si legge nel documento.

Vascone 4I commercianti sono stati trasferiti in questo contesto nel lontano 1986, per rimanere in questo sito solo in via transitoria, «ma di fatti non è così», constatano.

«I commercianti si sono organizzati in modo alquanto rudimentale con dei box noncuranti neanche delle norme igieniche da dover rispettare, le tettoie sono infatti pericolanti e sembra assente qualsiasi forma di regolamentazione», questo il quadro emerso dalla visita all’area mercatale.

Ma il “mercato multipiano”? De Cola dichiara che si è fatta richiesta al Fondo della Cassa Depositi e Prestiti per la somma di 1 mln e 400mila euro. A tutt’oggi si è in attesa di una risposta.

«Secondo quanto indicato dall’Amministrazione prima dell’avvio dei lavori – scrive Nora Scuderi – i commercianti dovrebbero trasferirsi al Mercato Ittico (da ripristinare con i 150mila euro del Fondo Tasi) ma, a quanto pare, vige il parere negativo dell’ingenere Mario Pizzino per questioni legate alla viabilità del luogo».

Conclude il report con un invito il presidente della Commissione consiliare, Nora Scuderi: «In considerazione di quanto rilevato si invita questa Amministrazione a voler prendere prendere provvedimenti fattivi e duraturi che possano ripristinare un degno riconoscimento dei mercati alimentari e, soprattutto, forniscano una adeguata garanzia ai commercianti ed ai cittadini fruitori».

(228)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.