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Quartieri centrosinistra, il Pd rischia di restare senza presidenze

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2' min di lettura

pd logoIl Pd rischia di restare fuori dalle presidenze dei sei Quartieri. Le candidature nel centrosinistra vanno in via di definizione e lunedì dovrebbe tenersi l’ultimo summit tra i vertici del centrosinistra ma pare che le trattative stiano per chiudersi ufficialmente. Le novità arrivano dal II Quartiere dove Davide Siracusano del Partito democratico avrebbe rinunciato e al suo posto il Pd dovrebbe proporre Nuccio Zullo, l’organizzatore di Bicincittà, manifestazione presentata proprio oggi. Zullo è vicino al candidato sindaco Felice Calabrò ma contro l’uscente Giovanni Di Blasi, sostenuto dal Pdl, viene dato per “perdente”. Per il resto la “spartizione” con Udc e Democratici riformisti è praticamente fatta. Al I confermato Enzo Messina dell’Udc, con Nino Restuccia che con molti “grattacapi” potrebbe “vendicarsi” delle scelte di coalizione, il III assegnato ai Dr con lo sconosciuto, ai più, Feminò, vicino all’ex consigliere provinciale Pippo Morano che oggi trova spazio nei Democratici riformisti. Sempre al III sembra vicina la candidatura autonoma, dopo quella di Massimo Minutoli, dell’ex presidente Lino Cucè che potrebbe allearsi con Cambiamo Messina dal Basso di Renato Accorinti. Al IV Dario Pulitanò dell’Udc e al V conferme per Santino Morabito di Sel. Andrea Carbone dovrebbe essere “dirottato” nella lista al Consiglio comunale. I Renziani Francesco Palano Quero e Alessandro Russo potrebbero trovare sponda, anche loro, nel gruppo di Accorinti anche se fino all’ultimo pare che lo stesso Calabrò stia tentando di ricucire i rapporti. Al VI giochi fatti e candidatura ai Dr di Beppe Picciolo.

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