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Proroga Metromare. Calabrò: «3 mln, insufficienti a garantire il servizio»

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aliscafo metromare«Dobbiamo impegnarci per evitare che un servizio indispensabile e vitale per l’Area dello Stretto come quello di Metromare sia cancellato o depauperato per inerzia, inefficienza o disinteresse». Queste le parole del candidato sindaco Felice Calabrò che riflette sulla ormai prossima scadenza del servizio di trasporto marittimo veloce. Il 28 Giugno, infatti, termina il servizio, che prorogato fino al 31 Dicembre, con le attuali condizioni, non potrà offrire comunque una garanzia di continuità, mettendo inevitabilmente in seria difficoltà i numerosi pendolari che ne usufruiscono. «La disponibilità finanziaria annunciata dal Governo per  la proroga non supera i 3 milioni di euro, una cifra insufficiente a garantire sia la qualità e la quantità dei collegamenti che a tutelare gli attuali livelli occupazionali». «In gioco ci sono posti di lavoro — evidenzia il candidato a sindaco — ed un servizio che è diventato indispensabile per migliaia di studenti, lavoratori, pendolari e viaggiatori che utilizzano Metromare per raggiungere Villa San Giovanni o Reggio per proseguire il viaggio in treno o in aereo». Ciò che è necessari garantire è la continuità territoriale «garantita proprio da Metromare, eppure rischiamo di perdere una risorsa importantissima. La cifra messa a disposizione dal governo — si legge in una nota di felice Calabrò — per i prossimi sei mesi non può bastare, anche alla luce delle recenti modifiche relativamente agli oneri fiscali e all’aumento nelle tabelle di armamento di un’unità operativa. Dobbiamo difendere i nostri posti di lavoro, i nostri servizi, la qualità dei collegamenti tra le due sponde e per farlo dobbiamo reclamare i nostri diritti e quindi chiedere un impegno forte, immediato e concreto al governo ed al Ministero dei Trasporti affinché adegui le somme destinate a Metromare per coprire i costi fino a fine anno e si attivi per il nuovo bando in tempi brevissimi». «Batteremo i pugni sul tavolo, insieme all’Assessore regionale alle Infrastrutture ai Trasporti, Nino Bartolotta — conclude —, per ottenere i fondi che ci spettano e per garantire un servizio vitale e posti di lavoro. Quando parlo di occupazione non mi riferisco solo al personale della società ma ad un sistema che può essere alimentato solo da servizi efficienti. Se funziona Metromare garantiamo ai pendolari di poter lavorare con puntualità e serenità, garantiamo a chi deve viaggiare tempi più brevi, agli studenti la possibilità di formarsi senza dover allontanarsi troppo da casa, creiamo le basi per quella che deve diventare un’area integrata, quella dello Stretto».

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