Presentato il piano per il verde pubblico. Tra 9 mesi sapremo se funziona

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“In questi mesi mentre piovevano, non polpette, ma richieste di dimissioni nei miei confronti, anzi un diluvio di richieste di dimissioni, noi lavoravamo per la città, come facciamo da oltre 30 anni”, presenta così il programma per il verde urbano l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, in una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Palazzo Zanca. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte,  inoltre, il sindaco, Renato Accorinti, il responsabile del verde e arredo urbano, Santino Denaro, ed il consulente agronomo volontario, Alessandro Giaimi.

Scherza sulle richieste di dimissioni Ialacqua: “Dovete riconoscere che ho raggiunto almeno un risultato – afferma- quello di avere messi tutti d’accordo contro di me! Non è cosa da poco”.

C’è, finalmente, un piano per il verde pubblico quindi, un piano che farà vedere i suoi frutti tra 6-9 mesi, come se più di 2 anni già trascorsi si potessero azzerare, come se l’Amministrazione, per ciò che riguarda il verde cittadino, cominciasse oggi. “Non c’erano soldi nel 2013 – spiega Ialacqua -. Abbiamo trovato in bilancio solo 50mila euro per la gestione del verde urbano, e la città era disastrata”.

“Oggi ci sono 600mila euro per gestire il verde – spiega l’Assessore all’Ambiente -, soldi che permetteranno di sviluppare parecchi lavori e progetti. A questi vanno aggiunti anche gli 800mila euro destinati alla sistemazione delle radici degli alberi lungo la Cinconvallazione, altri 200mila per i primi interventi per le radici degli alberi, 500mila euro per il cimitero monumentale e i vari cimiteri cittadini “.

Un totale di quasi 2 milioni di euro a disposizione del “capitolo” verde pubblico.

Villa Dante, villa Sabin, piazza Cairoli, viale Gazzi, questi gli obiettivi più importanti degli interventi che verranno eseguiti in città. La stabilità e la messa in sicurezza degli alberi sulla Circonvallazione, lo studio della stabilità degli alberi, gli ecospazi urbani, il censimento degli alberi monumentali, 300 alberi in più e tanti fiori negli spazi verdi della città sono alcuni dei punti fondamentali elencati dall’Assessore.

“Gli interventi – ha detto Ialacqua – riguarderanno la metà del patrimonio arboreo cittadino. Il centro come la periferia”.

“Il primo step – ha spiegato – è la messa in sicurezza degli alberi in tutti i quartieri, il ripristino degli impianti di irrigazione, l’installazione di gazebo per il tempo libero, come quello che verrà collocato a villetta Prudente, a piazza Castronovo, per consentire agli anziani di giocare a carte”.

Sono sette gli appalti affidati, per circa un milione e mezzo, e quasi tutti sono stati affidati a ditte messinesi.

“Il volontariato è sempre stato bene accetto da questa amministrazione” – ha affermato Ialacqua, spiegando come associazioni e ordini professionali potranno dare una mano all’Amministrazione.

“Riportare in house la gestione del verde” – questo il punto chiave illustrato dall’esperto agronomo volontario Alessandro Giaimi.

“Ricreare quella squadra di giardinieri di cui Messina andava fiera fino agli anni sessanta e per cui era famosa – aggiunge- dovrebbe essere la strada giusta. La mancanza di giardinieri ha creato il corto circuito che ha portato la città in queste condizioni”.

Suggerisce: “Bisogna formare squadre specializzate, attingendo alle forze del Comune, facendo prima una formazione preventiva. Questo ci darebbe vantaggi sia in termini di efficienza che di economicità , riducendo al minimo l’utilizzo di appalti esterni”.

“Finita la fase di emergenza si può passare alla programmazione – continua-. Il piano del verde permetterà di programmare a medio e lungo periodo, sapendo già, anche con anni di anticipo, cosa fare”.

Le potature non sarebbero state fatte in maniera opportuna, non da gente “qualificata”, cioè con le carte in regola per fare il lavoro, ma senza le competenza adeguate per rispettare il patrimonio arboreo della città.

Santino Denaro, responsabile del Verde e Arredo urbano, si è assunto la responsabilità degli interventi eseguiti “non ad arte”, spiegando: “Molto spesso abbiamo agito in emergenza, per salvaguardare l’incolumità dei cittadini. La città è molto insicura per via degli alberi, è un’emergenza che fronteggiamo da un anno e mezzo. Sul decoro si deve avviare un lavoro più ampio e lungo nel tempo. Le risorse ci sono ma non sono infinite”.

Sono circa mille gli alberi che andranno sostituiti. Mille alberi che, per vari motivi, costituiscono un problema per la sicurezza della città.

“Se si deve, si taglieranno – afferma il sindaco Accorinti – l’incolumità dei messinesi è prioritaria”.

Il primo cittadino, che durante gli interventi dell’Assessore, dell’esperto Giaimi e del responsabilie Denaro, scriveva su un foglio bianco una sorta di scaletta ha ribadito, in quelle scritte prima e verbalmente poi, la sua posizione.

“Avere un parco in città è importante – ha affermato -, come si vede in tute le città del mondo. Pensa a togliere Central Park a New York”. Ha menzionato le “logiche della cementificazione” che a Messina per decenni hanno avuto la meglio ed il cambiamento che vedremo molto presto.

Il piano del verde per Accorinti è il punto di partenza giusto per migliorare la vita dei cittadini, il benessere psichico e fisico dei messinesi.

Ora ci sono 9 mesi per attendere che anche il “nostro” Central Park, o qualcosa che ci somigli almeno un poco, sia pronto.

 

Mimma Aliberti

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