Picciolo (Pdr): “La Sanità regionale toglie a Messina oltre 14 mln”

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“E’ inaccettabile che una delle aziende sanitarie provinciali divenuta tra le più virtuose per le economie prodotte, come quella di Messina, venga penalizzata tanto duramente con un taglio lineare al proprio budget che mortifica l’idea stessa di programmazione per una buona sanità”.

Lo afferma il capogruppo all’Ars del Pdr, on. Beppe Picciolo, che, preso atto delle proposte fatte dai tecnici dell’assessorato alla sanità siciliana relativamente ai fondi da destinare alle aziende locali ed oggetto del Decreto Gucciardi emanato proprio ieri, ha posto subito un fermo alt ad una progettualità da “basso forno”.

“Abbiamo letto nel Decreto – ha sottolineato Picciolo – che la sanità messinese potrebbe subire un colpo di scure dai tagli lineari proposti dai tecnici dall’assessorato che hanno evidentemente guardato ai freddi numeri ed operazioni algebriche e non alla logica sanitaria ed al lavoro svolto dai manager, tra i quali Gaetano Sirna dell’Asp 5 Messina, che è stato in gradi di far risparmiare alla Regione circa 20 milioni di euro in un solo anno e proprio per questo rischia di vedere vanificato il proprio lavoro incentrato sul controllo della spesa farmaceutica e sulla lotta agli sprechi. Posto che per i tagli del Papardo ci si opponga la storia infinita dello scorporo del Piemonte e per il Policlinico ci possa essere ancora un minimo margine di risparmio programmabile sulla gestione , per l’Asp siamo all’assurdo. Il risparmio realizzato – ha evidenziato Picciolo – è diventato paradossalmente agli occhi dei tecnici assessoriali quasi un demerito e il non aver speso per intero le somme destinate all’Azienda quale tetto massimo, un motivo per ulteriori economie da dover realizzare potenzialmente anche negli anni a seguire; ed ecco quindi il nuovo taglio delle assegnazioni previste, mentre invece quelle stesse somme risparmiate sarebbero dovute e potute essere investite il prossimo anno in prevenzione sul territorio, screening e progetti per dare respiro ai soggetti “fragili” od ai portatori di patologie gravi e di difficile diagnosi e ciò in linea con le direttive Ministeriali. Capita invece – ha concluso il deputato del Pdr – che le somme che s’intende sottrarre a Messina approdino in altre realtà provinciali proprio come Catania (15 milioni di euro in più sulle 2 Aziende Ospedaliere) e proprio in quelle Aziende ospedaliere che invece di tagliare storicamente i doppioni specialistici, come previsto dal Decreto Balduzzi e dal buon senso, hanno continuato a fare orecchie da mercante proseguendo a mostrare bilanci ai limiti dei budget di spesa concordati con la Regione ma certamente privi di una concreta efficacia per il miglioramento della salute dei cittadini. E questo modello di operatività non sarà da noi tollerato oltre. Siamo certi, ben conoscendolo, che il neo assessore Gucciardi saprà ‘sua sponte’ in tempi brevissimi emanare un nuovo Decreto che riallinei le assegnazioni delle risorse delle Aziende regionali e corregga un màrchiano errore dei suoi uffici che saprebbe di evidente ingiustizia ”.

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