Piazza Duomo poco gremita, ieri per Crocetta, che punta sulla lotta alla mafia, le donne e l’agevolazione dei trasporti in Sicilia

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crocetta a piazza duomoSe era una sfida a Beppe Grillo, almeno nei numeri, l’ha persa: Rosario Crocetta ha sfidato Piazza Duomo dove ieri in un migliaio circa (tante assenze nell’Udc, più presente il Pd) hanno ascoltato l’intervento del candidato presidente della Regione ed europarlamentare. Ma si sa che i numeri della piazza non fanno testo, sono più importanti i numeri delle urne. Lavoro e legalità: i due punti del programma di Crocetta che dopo la presentazione di candidati delle varie liste sono state ripetute più volte prima che l’ex sindaco di Gela tracciasse il suo pensiero-programma in vista del 28 ottobre. Ha cominciato con e contro la discriminazione delle donne per passare all’agricoltura, al turismo, alla legalità e alle candidature “pulite”, senza dimenticare i trasporti. “Perché la mafia deve ancora governare i trasporti in Sicilia – ha affermato Crocetta – adesso possiamo liberarci da questa piovra che vuole fare solo affari”. Crocetta ha parlato pure di forestali e precari, sostenendo che non saranno “mandati a casa” “perché non si mandano a casa lavoratori che devono guadagnarsi il pane”, ma che una riforma e dei “tagli” alle spese regionali improduttive si rendono necessarie: obiettivo gli alti costi dei dirigenti. “La Sicilia sta vivendo un disastro storico – ha proseguito Crocetta – ma insieme possiamo farcela, noi siamo il rinnovamento”. Tra gli interrogativi dell’europarlamentare quello che la Regione non si è mai costituita parte civile nei processi a fianco dei commercianti “presi per la gola” dal racket. Crocetta, oggi, sarà ospite dell’Udc alla Sala Visconti dove sarà presente il segretario nazionale Lorenzo Cesa.


@Acaffo

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