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Piano Regolatore Generale. De Luca: «A Messina risanamento solo sulla carta e clientelismo»

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PON metro

«Le risorse del PON metro – afferma De Luca – sono state destinate alle solite clientele, mentre nulla è stato dato per il risanamento e il concreto contrasto alla povertà». Sull’argomento è intervenuta Carlotta Previti, l’assessore designato al piano strategico in caso di vittoria del candidato, che ha dichiarato: «Il riepilogo dei progetti di edilizia sociale, finanziati nell’ambito del PON metro con un importo di 30.466.356,74 milioni di euro, presentati dall’amministrazione Accorinti mostra come la quasi totalità degli interventi prevedono per la maggior parte ristrutturazione di vecchi edifici da adibire a Centri Sociali, Cittadelle del Sociale, Centri servizi per erogazione di servizi sociali, Mercati solidali, Centri per lo sviluppo di start Up e imprese giovanili».

«Il progetto Capacity – continua – finanziato nell’ambito del “Bando periferie” per un importo di 18 miloni di euro, non prevede nessun progetto di risanamento nelle zone degradate dei rioni Taormina, Camaro, Giostra, e così via, ma interventi di assegnazioni di case in uno spirito di co-housing per fondo Saccà e fondo Fucile, dove alcune famiglie dovranno condividere spazi comuni, orti solidali, tempi e servizi» Tutti elementi che, specifica, sono prerogative della cultura e della convivenza scandinava che, come tali, non ci appartengono.

Nuove politiche urbane

A seguire, l’intervento di Salvatore Mondello, scelto da Cateno De Luca come assessore alle Infrastrutture di una sua ipotetica giunta, sulle nuove politiche urbane. Coesione e intesa saranno le parole chiave del suo assessorato: «Il convincimento di questo gruppo è che non esiste attuazione senza strategia, non esiste filo strategico senza singole, continuative, azioni attuative. Da un lato – spiega – si apre una prospettiva legata alla sperimentazione cauta e affidabile che si impegna a mettere in “esercizio” indirizzi e strumenti di innovazione secondo le condizioni di contesto; dall’altro si cercherà di invertire la rotta sin qui mantenuta, definendo delle buone pratiche che possano mettere in atto quanto pianificato affidandosi non all’improvvisazione ma alla sapiente e scientifica cultura del “saper fare”».

«Sarà necessario – conclude – adeguare procedure e tecniche, ed essere più precisi in ciò che si richiede, seguendo anche le linee già tracciate da tempo dalla UE; sarà però altrettanto indispensabile introdurre un’altra serie di elementi (contenuti, procedure più avanzate) relativi soprattutto a temi ancora poco o male esplorati e sperimentati, come la partecipazione, la condivisione di responsabilità, l’ambiente, l’uso attento delle risorse sul medio-lungo periodo».

Foto di Palazzo Zanca - Municipio MessinaNuovo palazzo municipale

Infine, Cateno De Luca è intervenuto sulla necessità di individuare una sede municipale alternativa a quella attuale: «L’individuazione di un nuovo palazzo municipale rappresenta un forte cambio di rotta rispetto a quanto è stato fino ad ora. Non è più pensabile avere una miriade di uffici dispersi in tutto il territorio. Occorre centralizzare le funzioni».

«Palazzo Zanca – conclude il candidato sindaco – è un edificio che non si presta alla funzione che attualmente ospita. Inoltre, per la sua conformazione architettonica e per le sue condizioni, è un fabbricato tra i più energivori del patrimonio comunale. Lo stesso andrebbe riutilizzato come museo, come polo di attrattività per i croceristi e, perché no, come sede del “Casinò del Mediterraneo”.

 

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