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Partecipate atto terzo, “sì” all’Amministratore Unico anche per MessinaServizi Bene Comune

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Veloce come un lampo, il terzo atto in Consiglio Comunale per la modifica dello statuto delle Partecipate, questa volta su MessinaServizi Bene Comune ha tenuto impegnati i consiglieri per dieci minuti netti. Anche per la Società che si occupa dei rifiuti c’è il “sì” dell’Aula al passaggio dal Consiglio di Amministrazione all’Amministratore Unico. Con 15 favorevoli, 4 contrari e 3 astenuti, la delibera è stata approvata e con essa anche la sua immediata esecutività.

Di cosa stiamo parlando? Nelle ultime Sedute, il Consiglio Comunale ha votato, su proposta del Pd, due delibere che modificano gli statuti di ATM e AMAM, in maniera tale da rendere l’Amministratore Unico l’opzione “tipica”, principale, nella costituzione degli organi di governo delle due Partecipate. Nel caso in cui il socio unico (il Comune) decidesse di instaurare, invece, un Consiglio di Amministrazione (CdA), questa scelta dovrà essere motivata all’interno di una delibera. Oggi, analoga delibera è stata votata anche per MessinaServizi Bene Comune. L’obiettivo? Ridurre i costi delle Partecipate e adeguarle a quanto previsto dalla Legge Madia.

Votata la delibera, si è passati alla mozione presentata dal Pd per chiedere al Commissario Leonardo Santoro «di dare immediata esecutività alla volontà espressa dal Consiglio Comunale con l’approvazione delle deliberazioni di modifica degli Statuti societari, razionalizzando l’attuale gestione degli organi di governo per procedere alla nomina, in luogo dei Consigli di
amministrazione, degli Amministratori Unici nelle società partecipate pubbliche dell’Ente». Ora la decisione spetterà a lui.

Il Commissario, interpellato oggi sull’argomento è stato abbastanza cauto: «La struttura commissariale ne terrà conto – ha replicato interpellato sul lavoro che si stava facendo in Aula –, ma come ho sottolineato dalle prime battute, l’obiettivo è quello di avere partecipate che garantiscano dei servizi. Se i servizi sono efficienti non vi è alcuna ragione di modificarne l’assetto attuale».

Nota a margine

Favorevoli: Andrea Argento, Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco del M5S; Nino Interdonato, Piero La Tona e Francesca Cacciola di Sicilia Futura; Gaetano Gennaro e Antonella Russo del Pd; Massimo Rizzo di Libera Me; Salvatore Sorbello di Ora Sicilia; Rita La Paglia di Forza Italia; Paolo Mangano del Gruppo Misto; Francesco Pagano e Giandomenico La Fauci di Ora Messina; Paolo Mangano del Gruppo Misto.

Contrari: Francesco Cipolla, Nello Pergolizzi, Serena Giannetto e Giuseppe Schepis del Gruppo Misto.

Astenuti: Giovanni Caruso (Bramanti Sindaco) e il presidente Claudio Cardile (che si astiene per prassi, tranne quando c’è l’unanimità). Assenti al momento del voto sulla delibera i consiglieri di Forza Italia Nicoletta d’Angelo, Ugo Zante e Pierluigi Parisi e il consigliere di Fratelli d’Italia Libero Gioveni.

 

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