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Ordine e Assostampa contro Crocetta e assessori: “Abusivi negli uffici stampa”

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L’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia e l’Assostampa siciliana presenteranno un esposto alla Procura della Repubblica nei confronti del Presidente della Regione Rosario Crocetta e dei suoi assessori, per esercizio abusivo della professione e investiranno la Presidenza della Repubblica, il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Affari regionali per l’interruzione di un pubblico servizio quale l’Ufficio stampa della Presidenza della Regione. Lo hanno annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa presso la sede regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia il presidente Riccardo Arena e il segretario regionale dell’Assostampa Sicilia Alberto Cicero.
> Ordine e Sindacato accompagneranno gli esposti con una corposa documentazione di comunicati stampa emessi dalla Regione a firma del Presidente Crocetta e degli assessori della sua giunta. “Siamo di fronte – hanno affermato Arena e Cicero – ad una grave violazione di legge, ancora più grave perché perpetrata da un alto rappresentante delle istituzioni che nel corso dei primi mesi del suo mandato ha sempre affermato di voler fare della legalità e della trasparenza il suo modello di amministrazione. Abbiamo più volte richiesto un confronto al presidente Crocetta, ma ci è sempre stato rifiutato. Non si capisce perché nelle altre regioni italiane il servizio di ufficio stampa funziona regolarmente e le regole della legge 150 vengono rispettate, mentre in Sicilia si è deciso di seguire la strada dell’improvvisazione, con una grave distorsione del sistema dell’informazione oltre ad una pesante perdita di posti di lavoro. La porta del dialogo da parte nostra rimane aperta, ma dopo tanto attendere è giunta l’ora di avviare le opportune iniziative a difesa della categoria, nell’interesse dei cittadini ad essere correttamente informati sull’attività della Regione Siciliana e nel rispetto dei principi di trasparenza sanciti dalla legge 150 del 2000”.
> Arena e Cicero hanno annunciato che analoghe iniziative saranno adottate nei confronti dei pubblici amministratori siciliani che dovessero violare la normativa vigente.

 

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