Scuola di Paradiso occupata. Le precisazioni del sindaco Accorinti

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accorintifreeSulla questione dell’emergenza abitativa e dell’occupazione della scuola di Paradiso da parte di tre famiglie sfrattate, interviene il sindaco Renato Accorinti, anche a nome della Giunta:  «L’Amministrazione comunale comprende le gravi difficoltà in cui versano molte famiglie relativamente alle problematiche abitative, ma esprime la sua amarezza per l’occupazione della scuola di Paradiso avvenuta nella giornata di ieri».

Accorinti ha sottolineato che «avevamo individuato in questo stabile scolastico una possibile opportunità per affrontare situazioni temporanee di emergenza abitativa e a seguito di un sopralluogo tecnico erano state avviate le procedure per il ripristino dell’agibilità della struttura. Lungi dall’accelerare il compimento di tali interventi, la permanenza di persone all’interno inevitabilmente ritarda l’avvio dei lavori di ristrutturazione».

«Sin dal nostro insediamento — ha proseguito il Primo cittadino — abbiamo definito una linea precisa caratterizzata da alcuni punti fondamentali, distinguendo l’emergenza abitativa dalle procedure in corso per l’assegnazione degli alloggi Erp; mirando a individuare le strutture più idonee per offrire alle famiglie in grave difficoltà un alloggio temporaneo differente dalle case-famiglia; definendo tempi e modalità per l’utilizzo dei fondi per acquisire o costruire alcune centinaia di alloggi per edilizia popolare; e avviando contatti con il Ministero della Difesa allo scopo di recuperare insediamenti militari dismessi in città destinabili a tali finalità. A seguito di questa attività per il risanamento edilizio, nei prossimi mesi verranno utilizzati 10,9 milioni, mentre nel 2014 si mobiliteranno oltre 40 milioni di euro. Atteso che nei mesi scorsi si è definita la procedura per la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare, l’insorgere di condizioni di emergenza abitativa non può costituire titolo per modificare o stravolgere la graduatoria che definisce le posizioni d’ordine ai fini dell’assegnazione dell’alloggio».

«Chiunque ritenga — ha concluso il Sindaco — che azioni di forza o meccanismi clientelari possano determinare un presupposto per negare diritti ad altri soggetti è in errore e non troverà alcun supporto nell’azione amministrativa di questa Giunta. Solo la liberazione della struttura potrà consentire l’avvio della ristrutturazione e l’attuazione del programma della Giunta».

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