Foto di uno sbarco di migranti

No Hotspot, Attaguile:”Così Messina diventa la nuova Mineo”

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Non si placano le proteste attorno alla creazione di un Hotspot all’interno della Caserma di Bisconte. L’amministrazione Accorinti, attraverso l’Assessore Nina Santisi, ha ribadito la ferma contrarietà al progetto del Governo nazionale, che nulla ha a che vedere il senso d’integrazione e di accoglienza professato dall’attuale Giunta.

Intanto scende in campo anche il segretario nazionale di Noi Con Salvini, Angelo Attaguile, respingendo l’ipotesi della creazione di una struttura che rischierebbe di trasformare Messina in una nuova Mineo: “Attivare un hotspot da 2.800 posti a Messina significa non tenere conto di quanto è accaduto e sta accadendo a Mineo in provincia di Catania. A tuonare è il deputato siciliano Angelo Attaguile, segretario nazionale di Noi con Salvini, che ha seguito la questione sin dal suo evolversi incontrando, nei mesi scorsi, anche il prefetto facente funzioni assieme a vari dirigenti del movimento di Salvini che operano nel messinese. Non vogliamo un Cara di Mineo due – chiosa Attaguile- non solo perché diciamo un fermo no all’accoglienza indiscriminata travestita da solidarietà ipocrita, ma anche perché l’esperienza ci dice, e lo ha più volte confermato il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, che il Cara di Mineo è diventato un luogo di degrado che ha impoverito la comunità circostante e creato soltanto pericoli per i cittadini, anche per coloro che non abitano nelle vicinanze. Ripetere l’esperienza di Mineo a Messina significa fregarsene della sicurezza e del benessere dei cittadini. A Mineo – aggiunge Attaguile – tutte le forze dell’ordine sono impegnate nei controlli al Cara, e anche la Procura è sommersa da procedimenti relativi a reati commessi dentro la struttura dagli extracomunitari e attorno ad essa da chi ci ha speculato in nome di un falso sentimento di accoglienza”.

Sulla stessa linea la responsabile di Noi con Salvini a Messina, Luciana Verdiglione,si dice pronta a scendere in piazza insieme agli abitanti di Bisconte: “E’ veramente inaccettabile – commenta la dottoressa Verdiglione- che decisioni di tal genere vengano prese sulla testa dei cittadini, col solo scopo di continuare questa squallida speculazione economica che ormai arricchisce più del traffico di droga come svelano le intercettazioni dell’inchiesta “Mafia capitale”.

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