Meno liste e meno candidati al Comune. Calabrò è “Felice per Messina”

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Urna4Meno candidati al Consiglio comunale rispetto al 2008 e liste, tra centrodestra e centrosinistra (i due poli maggiori) che di numero dovrebbero essere quasi in pareggio. Manca poco alla presentazione delle candidature per il rinnovo del Comune e negli uffici politici si lavora alla composizione dei nomi (saranno 40, secondo i seggi a disposizione, e non più 45)  che saranno sottoposti agli elettori il 9 e 10 giugno. Le liste per avere eletti dovranno superare lo sbarramento del 5% e il calcolo sarà proporzionale con premio di maggioranza alla lista o alle liste di coalizione che otterranno il 50% +1 dei consensi. Partiamo dal centrosinistra del candidato sindaco Felice Calabrò che vedrà di certo la lista Pd, quella collegata a Calabrò che si chiama già “Felice per Messina”, Megafono, Democratici Riformisti (quest’ultimi non hanno ancora detto l’ultima parola sul sostegno al capogruppo comunale del Pd), Udc (che da settimane vede dentro gli ex Fli come il consigliere Nello Pergolizzi), Sel con all’interno pezzi della società civile come la Lega delle Autonomie Locali e il comitato Pendolari dello Stretto (anche se quest’ultimi potrebbero andare per la propria strada senza unirsi a Sinistra Ecologia Libertà), il Centro Democratico. E non è ancora detto che a queste si aggiunga la possibile lista dell’ex segretario cittadino del Pd, Giuseppe Grioli, finito secondo alle primarie di due domeniche fa. In tutto le liste dovrebbero essere tra sette e otto ma non più di dieci per la coalizione che sosterrà Calabrò. Passiamo al centodestra dove il Popolo della Libertà avrà una lista (confluiranno all’interno componenti del Mpa), il candidato sindaco Vincenzo Garofalo ne presenterà un’altra a suo sostegno, Fratelli d’Italia farà la sua come La Destra di Silvano Arbuse. Le incognite per il centrodestra si chiamano Nuova Alleanza dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca da un lato (non si sa bene se il movimento guarda a Garofalo, se presenterà Gianfranco Scoglio andando da soli oppure un altro candidato) e la lista dell’ex assessore comunale alle Manutenzioni e già candidato sindaco ufficiale Pippo Isgrò (oggi a Palazzo dei Leoni si sussurrava di un possibile ritiro della candidatura e un ritorno a sostegno del Pdl per il docente in pensione). Le altre liste non di coalizione portano il nome di Reset per Alessandro Tinaglia, Cambiamo Messina dal Basso di Renato Accorinti, la lista di Sergio Indelicato (anche per lui voci parlano di un ritiro con possibile apparentamento), Tutti Pazzi per Messina di Angelo Villari (anche per l’imprenditore si vocifera di un ipotetico ritiro per “altri” appoggi) e la lista del movimento Cinquestelle del candidato sindaco Maria Cristina Saija. In tutto dovrebbero essere una ventina le liste. Alle elezioni del 2008 erano state 28 quelle presentate. Anche i candidati al Consiglio comunale saranno meno di cinque anni fa: se nella consiliatura che vide la vittoria di Buzzanca al primo turno erano circa 1.200 i candidati stavolta non dovrebbero superare quota 800: 400 in meno dunque. Per le candidature “a coppia” del consiglio comunale le più “famose” negli ambienti politici sono quelle nel Pdl dei consiglieri uscenti Giuseppe Capurro e Giovanna Crifò, nel Pd di Nicola Cucinotta ed Emilia Barrile come di Benedetto Vaccarino e Donatella Sindoni (quest’ultima era stata consigliera nel 2006), nell’Udc Mario Rizzo con l’assessore provinciale Maria Perrone, e tra i giovani la consigliera Simona Contestabile con il collega di quartiere Raffaele Verso. Se la lista con i nomi ufficiali del candidato sindaco Garofalo non si conosce ancora già certi per “Felice per Messina” l’ex consigliere comunale del Pri, Pippo De Stefano, il consigliere Peppe Chiarella che non ha trovato posto in quella dell’Udc e che si è ben “consolato”, un altro ex Pdl come Peppuccio Santalco, amministratore dell’Ato Idrico che dopo una “vita” in Forza Italia e nel Pdl e un “passaggino” nel Centro democratico ha trovato porte aperte nel Pd. @Acaffo

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