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Lettera aperta di Scoglio su fondi e opere per il rilancio economico

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GianfrancoscoglioalPiloneLettera aperta del candidato sindaco di Nuova Alleanza ed ex assessore comunale allo Sviluppo Economico, Gianfranco Scoglio, sulle risorse comunitarie e statali disponibili per i progetti di rilancio economico del territorio. 

Questo quanto segnala Scoglio:

In un periodo di grave crisi economica qual è quello che stiamo vivendo in cui sembra non interessare a nessuno che l’ Italia sta subendo, a causa della mancanza di liquidità delle imprese, uno shopping selvaggio dei marchi e delle aziende che reggono il sistema manufatturiero  e di servizi a rilevante interesse pubblico, e le gravi ricadute locali ritengo che la nostra città e l’ amministrazione debbano urgentemente porre in essere tutte le azioni sinergiche per attivare iniziative già programmate e che hanno avuto la condivisione del Governo Centrale e di quello Regionale e rivendicare con forza l’ utilizzo delle risorse comunitarie e di quelle non spese per la realizzazione dell’ attraversamento stabile dello Stretto di Messina.

                Già in data 6/06/2013    alcuni Sindaci dell’ Area dello Stretto ed i cittadini che vi hanno aderito hanno sottoscritto una petizione, da me inoltrata al Ministro Sen. Giampiero D’ Alia, finalizzata da un lato a conoscere se il progetto dell’ attraversamento dello Stretto sia tecnicamente approvabile e quali sono le ragioni per le quali il Governo non ritenga più l’ opera proritaria e dall’altro in ipotesi in cui lo stesso ritenga di non dover più dar corso, nonostante le ingenti risorse pubbliche utilizzate, alla realizzazione dell’ infrastruttura, essenziale per un effettiva connurbazione dell’ Area dello Stretto ad impegnare le risorse pubbliche anche di derivazione comunitaria, per tale finalità impegnate, per la realizzazione dell’ ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie, marittime ed aereoportuali con speciali agevolazioni per i residenti dell’ Area dello Stretto mettendo a sistema le reti universitarie, ospedaliere, culturali turistiche, manufatturiere e le enormi risorse paesaggistiche del territorio.

                La L. 21/06/2013 n. 69 (di conversione del decreto del Fare) introduce per gli imprenditori il rifinanziamento dei contratti di sviluppo per il settore industriale e manufatturiero e lo strumento del contratto istituzionale per lo sviluppo e la coesione territoriale per la realizzazione di nuovi progetti strategici di carattere infrastrutturale demandando alle Regioni la stipula delle intese.

                Ingenti risorse sono state stanziate dal Ministero dello Sviluppo  per il progetto “Small City” per la digitalizzazione.

                A livello locale la città dotata del Piano Strategico Messina 2020 è inoltre titolata all’accesso diretto alle risorse Comunitarie per i progetti pilota già in essere.

                Il principale di tali progetti di immediata applicazione è quello della riqualificazione urbana delle zone ex industriali per le quali la città di Messina è stata ammessa al riconoscimento di ingenti risorse finalizzate alla defiscalizzazione per le piccole e medie imprese per iniziative ricadenti nell’ ambito riconosciuto quale Zona Franca Urbana e perimetrato dall’ area compresa tra il cavalcavia e il polo di Larderia.

                Con DM. del 10.04.2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha già stanziato le necessarie risorse ed in atto si è in attesa che la Regione assicuri la copertura del 30% dei relativi costi.

                Occorre quindi che il Comune attivi da subito un tavolo permanente con il partenariato e le parti sociali e definisca senza indugio i piani particolareggiati della zona falcata e delle zone ex industriali per non perdere una storica occasione per il rilancio dell’ economia cittadina e solleciti la Regione alla definizione delle intese istituzionali con il Governo per la programmazione e realizzazione delle grandi infrastrutture necessarie per l’ area dello stretto per fornire ai territori risposte concrete alternative alla realizzazione dell’ attraversamento stabile, che sappiano dare un adeguata risposta alle problematiche trasportistiche.

                Nelle more attraverso la programmazione del P.O. Regione Sicilia 2014 – 20 e sui residui non utilizzati del precedente strumento di programmazione regionale possono essere realizzate con il partenariato privato le sottoelencate infrastrutture ;

–          Piattaforma Logistica distributiva delle merci in località Pistunina e completamento polo Larderia;

–          Polo direzionale mare grosso e servizi per il turismo;

–          Via del mare sul rilevato Ferroviario;

–          Parco Ambientale Mortelle –Tono;

–          Rifunzionalizzazione ai fini turistici del Pilone di Torre Faro;

–          Piano Particolareggiato Capo Peloro

L’ avvio della realizzazione delle superiori infrastrutture fornirebbe così una dotazione infrastrutturale per lo start up di piccole e medie imprese, la riapertura di cantieri pubblici , la realizzazione di un polo tecnologico ed ambientale secializzato anche sul riuso dei rifiuti e aumenterebbe la competitività dl territorio nelle more della realizzazione delle grandi infrastrutture”.

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