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Le Donne firma i rimborsi per gettoni e indennità alla giunta Buzzanca e all’ex Consiglio: erogati quasi 450mila euro

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Antonio Le Donne1C’è chi non rinuncia mai ai rimborsi. Sono i politici. Se il Comune non trova fondi per riparare le buche li trova per restituire gettoni di presenza e indennità da assessore. E sono cifre importanti. Il segretario generale Antonio Le Donne ha firmato la liquidazione che ridetermina i fondi per consiglieri e assessori dal primo giugno 2012 al 19 luglio 2013: parliamo dell’intera giunta Buzzanca, ex sindaco compreso, e di tutti i 45 consiglieri che hanno concluso il mandato lo scorso anno. Soldi legittimi ma caduti in un periodo in cui Palazzo Zanca rischia seriamente il dissesto economico ma che si trovano ugualmente.

L’ammontare complessivo della spesa è pari a 427.466,80 euro divisi tra 273.555,35 per ex consiglieri e 153.911,45 per ex assessori. Agli esponenti politici era stato trattenuto il 30% su gettoni e indennità dal primo gennaio 2012 per lo sforamento del Patto di Stabilità 2011. L’avvocato Lorena Rotini, per conto di numerosi consiglieri comunali in carica nel periodo, ha richiesto le somme visto che la Corte Costituzionale con sentenza n. 2019 del 19 luglio scorso ha tolto la sanzione e che Palazzo Zanca – secondo quanto segnala Le Donne – per poter erogare la cifra non deve attendere il decreto ministeriale richiesto dall’Area Economico Finanziaria. Per l’ex Consiglio i rimborsi sono compresi tra i 1000 euro e gli oltre 9000 euro: Giuseppe Ansaldo 4318, Nicola Barbalace 1001,39, Luigi Barbaro 6.329,96, Antonio Barone 6.166,20, Emilia Barrile 7.247,26, Angelo Burrascano 8.060,20, Felice Calabrò 6.234,18, Gaetano Caliò 5.905,94 euro, Claudio Canfora – 197,48, Ivano Cantello 8.712,02, Marcello Capillo 3.650,96, Giorgio Caprì 1957,30, Giuseppe Capurro 9.504,02, Nino Carreri 6.669,84, Giuseppe Chiarella 6.983,36, Bruno Cilento 3.361,46, Giovanni Cocivera 6.840,25, Simona Contestabile 2.715,90, Carmelo Conti 7.780, Giovanna Crifò 4.529,37, Nicola Cucinotta 4.529,37, Santi Culletta 2.522,17, Paolo David 7.583,36, Maurizio De Leo – 1670,52, Antonio Fazio 7.079, Gaetano Gennaro 6.326,60, Marcello Greco 6.550,50, Domenico Guerrera 6.253,40, Pietro Iannello 5.216,50, Gaetano Isaja 6.891,22, Giuseppe Magazzù 7.787,72, Giuseppe Melazzo 7.387, Vincenzo Messina 5.200,86, Roberto Nicolosi 6.097,36, Nello Pergolizzi 7.527,46, Antonino Restuccia 9.875,36, Mario Rizzo 5.949,04, Salvatore Ruello – 632,62 euro, Paolo Saglimbeni 8.620,60, Elio Sauta 8.107,66, Salvatore Serra 5.536,96, Nino Spicuzza 6.983,36, Sebastiano Tamà 4.830,23, Salvatore Ticonosco 8.160,20, Giuseppe Trischitta 4.675,98, Benedetto Vaccarino 7.851,48, Santi Zuccarello 5.829,96.

Passiamo alla giunta: Giuseppe Buzzanca 4.369,64, Pippo Isgrò 12.165,82, Melino Capone 12.165,82, Gianfranco Scoglio 12.165,82, Dario Caroniti 6.082,91, Orazio Miloro 12.165,82, Elvira Amata 11.361,04, Pinuccio Puglisi 11.503,06, Giuseppe Corvaja 11.408,38, Roberto Sparso 11.834,44, Salvatore Magazzù 11.293,43, Franco Mondello 12.945,28, Giorgio Muscolino 11.219,09. All’ex presidente del Consiglio comunale Giuseppe Previti il rimborso erogato è di 13.230,90 euro. Nessuno di loro ha rinunciato. Per l’ex assessore Capone che con l’ex consigliere Sauta è coinvolto nell’inchiesta sui fondi alla Formazione professionale il mandato di pagamento andrà a favore del creditore che ha ottenuto l’ordinanza di assegnazione del tribunale di Messina Ufficio Esecuzione Mobiliari. @Acaffo 

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