L’assessore Mantineo si dimette. Prime reazioni di chi ci sperava

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Da più parti e in più occasioni sono state richieste le dimissioni dell’assessore ai servizi sociali, Nino Mantineo. Oggi sono arrivate.

L’Assessore si dice “impossibilitato” a svolgere il proprio ruolo e in una lettera spiega dettagliatamente al sindaco, Renato Accorinti, le motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi dal suo ruolo. Tra le motivazioni spicca la tanto contestata gestione dei fondi Pac.

La notizia è rimbalzata prontamente sui social network. Su Facebook,  alcuni consiglieri di circoscrizione, che da tempo volevano dimesso l’assessore  Mantineo, annunciando quella che per loro è “la buona novella”, adesso si dichiarano speranzosi nella nomina di un uomo più “capace”.

Anche il consigliere comunale, Libero Gioveni, esprime “entusiasmo” alla notizia e, in un comunicato stampa, scrive: “Le annunciate e a quanto pare irrevocabili dimissioni dell’assessore ai servizi sociali, Nino Mantineo, rappresentano un atto politico dovuto (e forse anche tardivo), seppur sia sicuramente apprezzabile il gesto del “Mantineo uomo” (a cui tuttavia esprimo la mia solidarietà per il coraggio avuto) nella cui lettera d’addio si avverte senz’altro una fin troppo prolungata sofferenza”.
“Essendo stato personalmente – prosegue – in più occasioni fra i fautori della richiesta di dimissioni, giudico politicamente questo “addio anticipato” dell’esponente della giunta Accorinti una possibile futura svolta da dare nel delicatissimo settore dei servizi sociali, che finora ha prodotto esclusivamente quei “disastri” (annunciati e non) contro la centralità della persona”.
“Fino a ieri, per esempio – spiega Libero Gioveni -, avevo rievocato i fallimenti e le inadeguatezze politi che rispetto alle risposte da dare alle famiglie più in difficoltà (mancato avvio dei cantieri di servizio, indifferenza nella possibilità di concedere la “social card” governativa agli indigenti, il mancato rilascio delle tessere gratuite ATM agli invalidi ecc.), così come risulta parecchio lungo l’elenco delle inefficienze amministrative o le omissioni che tra l’altro, così come ha evidenziato lo stesso assessore nella sua lettera, hanno rappresentato le principali cause delle sue dimissioni (cattiva gestione e disorganizzazione nelle progettualità per i fondi PAC, perdita delle risorse regionali per gli asili nido, scarsa sinergia con il Dirigente e conseguentemente con il Direttore Generale, cattivi rapporti con S.E. il Prefetto ecc)”.
“Diversi, tra l’altro – prosegue -, sono stati anche i gridi d’allarme lanciati da più parti, anche e soprattutto dagli addetti ai lavori (il Garante per i diritti dell’infanzia Maria Baronello, l’ex esperta di settore del sindaco Clelia Marano, nonché le poche assistenti sociali del Dipartimento che in sede di Commissione avevano espresso tutte le enormi difficoltà ad operare ecc.)”.
“Certo è che – sottolinea il Consigliere Gioveni -, il dato politico delle dimissioni di Mantineo, lascerà senz’altro degli strascichi a largo raggio, proprio per le dichiarazioni d’accusa pesanti contro la macchina amministrativa che l’assessore ha rilasciato senza veti alcuni”.
“Pertanto – conclude il consigliere comunale -, atteso che sarebbe certamente opportuno e urgente adesso audire in Commissione servizi sociali il sindaco Accorinti e lo stesso Direttore Generale Le Donne, auspico che a breve scadenza il primo cittadino nomini immediatamente un valido e competente sostituto che riesca ad imprimere la necessaria svolta in un settore fragile della macchina comunale in cui prioritariamente è necessario garantire i servizi alla persona. E sarebbe proprio ora”.

E sulla vicenda interviene anche la Cisl. “Chissà perché dopo le dimissioni dell’esperto dei servizi sociali Tonino Ceraolo – sottolinea Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica – oggi si dimette l’assessore che lega la sua decisione alle impossibilità ed alle disfunzioni del dipartimento. Un settore strategico ed importante che sin dall’insediamento della giunta Accorinti è stato oggetto di tante disfunzioni e disservizi, dalla gestione dei servizi sociali, alla utilizzazione dei fondi PAC alla programmazione del Distretto Socio-Sanitario”. 

Nel corso degli anni ogni accordo raggiunto con l’assessore su servizi sociali, personale, precari, fondi PAC o cantieri di lavoro, ricorda il sindacato, è stato puntualmente disatteso o addirittura stravolto perché evidentemente le strategie del Comune di Messina vengono decise da “una sorta di cerchio magico” del quale evidentemente non ne fa parte l’Assessore dimissionario.

“Le dimissioni dell’assessore Mantineo, che i rumors già volevano da tempo – aggiunge Emanuele – non possono essere paragonate a quelle dell’assessore Cucinotta o di Todesco e del rifiuto di Conti Nibali. Evidentemente Accorinti, ma più di lui, il Direttore Generale devono interrogarsi su ciò che bisogna fare per far funzionare la macchina amministrativa sapendo che anche la legge sull’anticorruzione, oggi, impone di correggere il tiro”.

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