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Lasciano Reset per Calabrò, Tinaglia si scusa con la città

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ResetFelice Calabrò accoglie l’ingresso di esponenti di Reset tra i suoi sostenitori. In una nota Calabrò scrive: “In seguito ad un incontro che si è tenuto tra il candidato sindaco del centro-sinistra, il neo consigliere comunale Ing. Claudio Cardile, eletto nella lista Felice per Messina, l’avvocato Cesare Corrieri ed un gruppo di professionisti che nelle scorse settimane si sono impegnati nel movimento Reset, Felice Calabrò ha registrato il pieno sostegno al programma che insieme alle forze di coalizione sta portando avanti per voltare pagina a Messina. Ivan Catanzaro, Massimo Cerrito, Antonio Agrillo e Giovanni La Rosa, che rivestivano diversi ruoli sia nella giunta individuata da Reset che nelle liste per i consiglieri di circoscrizione, hanno deciso di affiancarsi al gruppo del Consigliere Claudio Cardile e dell’avvocato. Cesare Corrieri e di dare il loro apporto e la piena adesione alla candidatura di Felice Calabrò al ballottaggio condividendone le linee programmatiche e le soluzioni proposte per far rinascere Messina in uno dei momenti più critici della sua storia”.

Alessandro Tinaglia, candidato sindaco di Reset, puntualizza quanto avvenuto e si scusa con la città: “Chiarisco innanzitutto per correttezza come le considerazioni che andrò a fare siano a titolo personale e non riguardano in nessun modo “reset!” che si esprimerà ufficialmente a tal riguardo.
Lunedì pomeriggio Ivan Catanzaro, giovane imprenditore che avevo indicato nella mia possibile giunta come assessore al Lavoro, mi informava che dopo un incontro avuto con l’onorevole Genovese aveva maturato la sua scelta di sostenere Felice Calabró ed aderire al PD, congiuntamente ad Antonio Agrillo (Candidato espresso da Catanzaro nelle liste di reset! alla Presidenza del III Quartiere), Giovanni Cerrito (Candidato espresso da Catanzaro nelle liste di reset! alla Presidenza del V Quartiere) e Giovanni La Rosa (Candidato espresso da Catanzaro nelle liste di reset! alla Presidenza del VI Quartiere).
Ho reputato quindi coerente e corretto informare la città di quanto accaduto. Se da un lato la cosa mi amareggia personalmente per l’incapacità che ho denotato nel distinguere chi in buona fede ha abbracciato il progetto e chi invece, come Catanzaro & C., pensava di utilizzarci come contenitore dove fare politica esattamente come si fa nei partiti dall’altro lato non posso che scusarmi con la città per aver proposto persone distanti dai valori nei quali credo e che erano alla base della proposta politica che rappresentavo.
Una riflessione a parte però la “meritano” i sistemi di “arruolamento” che connotano chi “i voti non li prende sulla luna”. Devo riconoscere in questo, però ed onestamente, una coerenza di metodo maniacale ed imbarazzante al tempo stesso.
Certo se qualcuno, parlo in generale, propone una politica fatta e finalizzata ad interessi personali ci vuole anche chi accetti tali “proposte”.
L’amarezza è quindi doppia poiché avendo scelto di stare fuori dalla disputa del ballottaggio non riconoscendomi in nessuno dei due progetti politici oggi sono costretto mio malgrado a rivedere la mia scelta alla luce di quanto accaduto.
Calabrò/Genovese rappresentano la certezza della continuazione di quel sistema che trasforma la Politica dalla più nobile della arti nella più volgare e meschina delle attività umane.
Personalmente, e ripeto personalmente poiché la maggioranza di reset! non si riconosce nelle mie determinazioni, ho scelto di sostenere Renato Accorinti.
Vorrei chiarire sempre per correttezza e coerenza che non ho cambiato idea su Renato e sul progetto politico che la Sua squadra e Lui incarnano poiché continuo a reputarli non adeguati a risollevare le sorti della città.
Oggi peró sono costretto a preferire Renato, che per me rappresenta l’incerto ed un possibile fallimento amministrativo a Calabró/Genovese che rappresentano invece un sistema “certo” anzi certissimo che si è già dimostrato dannoso per la città sia in termini di immagine, sia in termini amministrativi sia, cosa a mio avviso più devastante, in termini culturali.
Spero allora, e credetemi me lo auguro con tutto il cuore, che Renato e la Sua squadra governino la città e mi smentiscano con i fatti cambiando dal basso, dal centro e dall’alto Messina.
Sarò lieto di scusarmi, di ricredermi con l’impegno di criticarli quando a mio avviso sbaglieranno e sostenerli ogni qualvolta avvieranno un’iniziativa a favore di Messina e dei Messinesi.
Speriamo bene”.

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