La politica cittadina, per Reset è “Messina sottoterra”. L’analisi di Tinaglia

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L’analisi del sistema politico cittadino trasmessa dal rappresentante di Reset, Alessandro Tinaglia:
“Purtroppo ormai è palese che la presunta e tanto autocelebrata onestà intellettuale di Sindaco e Giunta non sia altro che l’ennesimo spot dato in pasto ad una città afflitta e rassegnata ormai al peggio.
Non ha alcun senso provare a ragionare seriamente sulle questioni, poiché i risultati della “schizofrenia” che ha ormai colto anche il dibattito cittadino non consente di andare oltre l’emergenza.
Mentre 1000 attività commerciali chiudono solo nel 2015 e la Città invecchia e si spopola inesorabilmente, si continua a navigare a vista.
Assistiamo attoniti a confronti sterili e privi di contenuti incapaci di dare quella sferzata “miracolosa” alla nostra città.

Questa Amministrazione, esattamente come le altre, non si occupa di riunire le forze dei cittadini per attuare finalmente un serio e condiviso progetto di sviluppo economico, sociale e culturale.
No, al contrario, si continua a ragionare ed a tutelare posizioni personali e di parte che hanno il solo compito di individuare in altri i responsabili di questa tragedia o, come nel caso del folle (o forse sarebbe meglio dire esilarante) dibattito sul Prg, quello di fare demagogia, pensando che fare POLITICA significhi “dire le cose che i cittadini vogliono sentirsi dire” anziché “fare le cose più giuste per salvare la città”.
Si, la Città vive una tragedia percepita da tutti: Cittadini, Sindacati, Ordini Professionali, Associazioni di Categoria, Chiesa, Prefettura.
È quello che oltre 80 rappresentanti di “pezzi di città” assieme hanno compreso, riunendosi ed autoconvocando gli Stati Generali di Messina.

Non avremmo mai immaginato che la “minaccia” dello slogan “adesso tocca a Messina” coniato dall’ex Sindaco Buzzanca potesse essere superato da quello Accorintiano “cambiamo Messina dal basso”.
Ora che Accorinti ha portato Messina così in basso, scavando un solco capace di sotterrare anche le peggiori amministrazioni di #quellicheceranoprima, la sola cosa logica che ci viene in mente è che l’amministrazione abbia davvero un progetto di sviluppo: “Messina sotterranea” (a volume e consumo di suolo zero e senza problemi di andare in altezza, ovviamente).
Messina, purtroppo, in questi tre anni di Amministrazione non ha solo perso la speranza, ma ha definitivamente confermato quel criterio secondo il quale chi ha competenza e chi dice di averla pesano quantomeno alla stessa maniera, con una preferenza su chi dice di averla.
Se esiste ancora un barlume di buon senso e qualcuno che sappia cosa significhi fare POLITICA si metta fine a questo “spettacolo” che è a dir poco” “tristoso” visto che di “petaloso” ha davvero poco. “

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