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L’Ars approva l’articolo 1 del ddl di riforma delle Province

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ars siciliaApprovato dall’Aula dell’Ars con 55 voti favorevoli e 25 contrari l’articolo 1 del ddl che riforma le province regionali. Approvato anche con 51 voti favorevoli e 28 contrari l’emendamento del governo che prevede la soppressione di una parte del comma 7, sulla continuita’ dei rapporti contrattuali in essere e sulle sedi dei liberi consorzi che non dovranno necessariamente corrispondere a quelle delle province regionali attuali. Resta in piedi la parte del comma che riguarda l’uso delle risorse economiche che saranno nei limiti delle disponibilita’ finanziarie, quelle gia’ in dotazione delle province.

Via libera dunque dell’Ars all’istituzione dei liberi consorzi di comuni. Saranno 9 in tutto e saranno composti dai comuni appartenenti alla corrispondente provincia. Dopo due giorni di dibattito, prende quindi forma la norma che da vita ad una nuova entita’ territoriale le cui funzioni, ha pero’ annunciato il presidente della Regione Rosario Crocetta, saranno meglio definite in un legge successiva. L’articolo approvato definisce che cos’e’ il consorzio e quale la sua figura istituzionale.
– Anche i comuni di Catania, Messina e Palermo, come stabilito con la bocciatura di ieri della norma governativa, ricadranno in queste aree. Ciascuno dei liberi consorzi di comuni ha potesta’ giuridica e regolamentare e ad esso si applicano i principi previsti dall’ordinamento per i Comuni in materia finanziaria e contabile e sullo status degli amministratori. I consorzi si doteranno di uno statuto che sara’ approvato a maggioranza dalle assemblee ed entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, l’assessore alle Autonomie con decreto dovra’ fissare i criteri delle funzioni e dei servizi “che saranno oggetto di accorpamento”.

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