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Isgrò ad Accorinti: “L’ho votato al ballottaggio, disponibile come volontario all’Aspiratore Tombini”

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isgròL’ex assessore comunale alle Manutenzioni, Pippo Isgrò, rimasto fuori dall’attività amministrativa dopo l’uscita al primo turno del candidato sindaco Pdl Vincenzo Garofalo, si candida come Volontario ai tombini per il sindaco Accorinti.

Isgrò, in una nota, ricorda anche di aver sostenuto il pacifista al ballottaggio contro Felice Calabrò del centrosinistra.

 

Questo quanto scritto dall’esponente del Popolo della Libertà:

 

“Ogni qual volta la città si allaga dopo un temporale,c’è sempre un cittadino o un cronista che mi tira in ballo, proferendo nei miei confronti battute ironiche relative al fantomatico “Aspiratore a Risucchio” di cui avevo pubblicizzato l’acquisto all’inizio del mio mandato e che purtroppo, non è stato comprato per motivi di Bilancio. Una volta per tutte e per amore della verità, vorrei mettere la parola fine al problema. E’ vero, ho tentato in tutti i modi di acquistare il mezzo di cui all’oggetto che avrebbe permesso al Comune, con il personale dell’autoparco,di gestire in modo autonomo il servizio della pulizia dei tombini. Un bel giorno parlando con un ingegnere esperto del settore, avemmo un’idea che ci sembrò brillante e che avrebbe sicuramente fatto risparmiare denaro alle casse comunali. Ho  dovuto lottare sia per le difficoltà economiche in cui versava l’amministrazione sia per il boicottaggio dei soliti ignoti, che remavano contro.

Avevo avuto l’informazione che l’Arsenale Militare stava dismettendo dei mezzi in disuso tra cui un’autobotte , la comprammo come Assessorato  circa due anni fa, e con l’autista Sig. Pantano che è anche un bravo meccanico, la trasferimmo all’autoparco  sistemandola alla meglio e a costo zero. Dal quel giorno cominciarono i problemi per le continue difficoltà vere o presunte che si presentarono per trasferire il mezzo nel patrimonio comunale. L’arch. Maria Canale Dirigente dell’Autoparco diede incarico all’Ingegnere D’Acquino e così cominciò un odissea, che ancora non si è conclusa. Nella qualità di Assessore all’autoparco prima di andare via, con l’aiuto dell’Arsenale Militare nella persona del Direttore,al tempo l’Ammiraglio Cremonini e di un suo dipendente Sig. Criniti, riuscimmo a consegnare all’Ing. D’Acquino, responsabile del procedimento, le carte necessarie per il passaggio di proprietà. A tutto’oggi, l’autobotte ha ancora la targa della Marina Militare,l’incarico ad un tecnico esterno per redigere il progetto di trasformazione del mezzo da autobotte ad Aspiratore a Risucchio, non è stato ancora conferito (il costo presumibile per la progettazione al tempo era di 3000 euro oltre gli oneri di legge) il costo presuntivo per la trasformazione si aggirerebbe intorno ai 40/50 mila euro ciò dipenderà dal tipo di allestimento che si vuole fare, (faretto per lavorare di notte, gruetta per sollevare la botola del tombino e la speciale pompa aspirante per i fanghi etc etc).Le somme che avremmo speso per la trasformazione del’autobotte,si sarebbero ammortizzate in sei mesi di attività in house utilizzando il personale dell’autoparco. Non riesco ancora a capire il perché del ritardo: Non ci sono i soldi?non c’è la volontà? C’è un po’di strafottenza?troppo lavoro in altri settori?. E’un impresa così difficile trasformare il mezzo? E come divano i latini ”ADDUCERE INCONVENIENTS NON EST SOLVERE ARGUMENTUM” (Portare eccezioni non è mai risolvere la questione)  Questa mia nota, è rivolta al Sindaco Accorinti e all’Assessore al ramo: Cari Amministratori, nella qualità di “Persona Informata sui fatti relativi all’autobotte” sono disponibile come volontario di occuparmi della questione, sempre se si trovano i soldi, e affrontare e risolvere il problema entro dicembre 2013. Le Ricordo Sig. Sindaco che al ballottaggio ho votato per lei e i pochi voti che le hanno permesso di battere L’avv. Calabrò, sono da ascriversi al mio impegno personale e a quello dei miei amici. Ciò è  dimostrabile, guardando a ritroso le pagine di Face Book. Per intendersi, l’ho votato e fatto votare a sua insaputa e senza che lei me lo avesse chiesto,il mio è stato al tempo un voto di libertà e nulla a che pretendere. Buon lavoro e mi auguro di ricevere una risposta in merito alla mia richiesta”.

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