Guerrera e Germanà intervengono sulla vicenda della frana in Via Carrai: «Disastro annunciato»

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frana2Il Consigliere Domenico Guerrera interviene sulla vicenda della frana che ha letteralmente bloccato la via Carrai. E insiste nel sottolineare che non è stata una pura fatalità ma una calamità annunciata: «Nonostante il pericolo segnalato con una interrogazione del 10/01/2007 (amministrazione Genovese) — scrive in una nota Guerrera — reiterata con una ulteriore interrogazione datata 20/12/2010 (amministrazione Buzzanca), che rappresentava il pericolo di crollo della via Carrai, interrogazioni prive di risposte, oggi la frana che ha interrotto la strada si è materializzata. Purtroppo è prassi consolidata in questa città — conclude —, che i lavori debbono essere condotti, con maggiori oneri da parte dell’Amministrazione Pubblica, quando l’annunciato pericolo diventa realtà e viene messa a rischio l’incolumità fisica delle persone, che nel caso in esame non è accaduto per pura fatalità».

Anche il deputato regionale del Pdl all’Assemblea Regionale Siciliana, Nino Germanà, si mobilita per trovare un’immediata e definitiva risoluzione all’annoso problema che crea apprensione e paura tra gli abitanti di Camaro Superiore «che vivono costantemente — dice —  con il timore di una “nuova Giampilieri”. «A seguito del sopralluogo condotto insieme al Consigliere comunale Pippo Capurro — spiega Germanà in una nota ufficiale —, nelle zone colpite dagli eventi franosi nella notte tra sabato e domenica 17 febbraio 2013, ed immediatamente dopo l’ultima frana avvenuta il 19 febbraio 2013, in Via Puntale Arena potenzialmente pericolosa e foriera di conseguenze disastrose per circa 500 residenti, ho ritenuto opportuno presentare un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione Siciliana, coinvolgendo gli Assessori competenti, affinché intervenga con la massima priorità, implementando azioni che non si limitino ai consueti provvedimenti d’urgenza come la chiusura o la parziale interdizione della strada provinciale che collega il Villaggio con la Statale. Occorrono interventi risolutivi che impediscano il verificarsi ormai consueto del distacco di massi dai costoni che sovrastano la Strada». «A carico del bilancio regionale, devono essere iscritti dei fondi destinati alla prevenzione del rischio idrogeologico ed alla mappatura del territorio con particolare attenzione al reticolo idrografico. Studi di settore — conclude il deputato — recano previsioni funeste e la Regione non può più esimersi dal prevedere interventi ed investimenti compatibili con l’improcrastinabile esigenza di protezione della popolazione in balia delle avversità atmosferiche e delle intemperie metereologiche». 

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