Grilli dello Stretto: “Eller finalmente chiaro. Ma dissesto non è fine di tutto”

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Rispetto alla situazione economico-finanziaria del Comune di Messina, che l’assessore al bilancio Luca Eller ha definito “drammatica, più spostata verso il fallimento che verso la salvezza, anche perchè le misure del piano di riequilibrio non sembrano essere sufficienti” (qui), riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei Grilli dello Stretto:

“Il dato è tratto e, tre anni dopo l’insediamento dell’amministrazione di Renato Accorinti, tra le stanze di palazzo Zanca riecheggia una verità che nel corso delle ultime amministrative il Movimento Cinque Stelle non ha mai nascosto: il dissesto del Comune di Messina è un dato di fatto.

Una situazione economico finanziaria drammatica e misure adottate dal piano di riequilibrio insufficienti, palesano una situazione debitoria che oscilla da 50 a 100 milioni di euro. Ha parlato finalmente chiaro l’assessore al Bilancio, Luca Eller, dopo l’ultima rassicurante dichiarazione pubblica sullo stato di salute delle finanze del Comune di Messina.

La procedura di dissesto è stata dipinta da più parti a tinte fosche, come se si trattasse del peggiore dei mali per una città, come se questa rappresentasse la fine di tutto.  Nel corso di questi tre anni, l’azione politica, amministrativa e di governo di questa giunta ha preferito dissimulare, affannandosi a rendere prima appetibili e poi digeribili gli effetti salvifici di un piano di riequilibrio, panacea di ogni male.

Una scelta forzata non è esente da conseguenze, con un aumento sostanziale degli interessi sui pesanti debiti dell’ente. Applicare l’aliquota massima sulla tassazione comunale adesso, così come questa amministrazione ha scelto di fare, è una scelta irresponsabile perché significa prolungare l’agonia di un malato terminale. Nessuno nega che anche in caso di dissesto queste avrebbero toccato comunque i massimi livelli, ma se la dichiarazione di dissesto fosse arrivata immediatamente dopo l’insediamento di questa giunta, come noi auspicavamo, oggi la città sarebbe nelle condizioni di poter raccogliere i primi effetti positivi di quella scelta. Il dissesto non apre la strada a una cattiva amministrazione, gli esempi dei Comuni di Bagheria e di Augusta, entrambi governati dal Movimento Cinque Stelle, sono lì a dimostrarlo.

Mentre coloro che c’erano prima hanno prodotto milioni di debiti, quelli che ci sono adesso, i politici dal basso, hanno disatteso ogni promessa di partecipazione e cambiamento.  Assenza di un progetto per la città e di una visione politica d’insieme hanno reso Messina vittima di logiche parolaie che tentano, malamente, di nascondere le responsabilità di una politica senza contenuto e incapace di risanare i conti del Comune.

Laddove i Cinque Stelle sono chiamati a responsabilità di governo, anche in condizioni del tutto simili a quelle del Comune peloritano, hanno dimostrato, e continuano a dimostrare, di essere all’altezza della fiducia riposta in loro dai cittadini”.

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