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Greco, presidente commissione Cultura, sul Teatro: “Puglisi non si aspetti nulla, programmi o si dimetta”

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assessore regionale StancherisE’ molto duro il deputato regionale dei Dr Marcello Greco con il presidente del Teatro Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi. Il parlamentare dei Democratici riformisti, presidente della commissione Cultura all’Ars, si sta occupando  del destino dell’ente di via Aspa ma per l’esponente politico la colpa dell’immobilismo non è dell’assessore Daniela Stancheris ma dei fondi regionali che non ci sono e di una programmazione locale non fatta: “Vanno a Palermo Puglisi e il sindaco Accorinti ma per fare che? – dice Greco – noi abbiamo già fatto richieste precise al governo Crocetta, può essere che gli atti di ratifica del Consiglio d’amministrazione del Teatro non siano in I commissione all’Ars, siamo stati impegnati sino a ieri sui Liberi Consorzi e le Città Metropolitane ma il Teatro non sta morendo, Puglisi ha una nota dell’assessore che afferma che il presidente può già fare tutto e dunque pagare e organizzare gli spettacoli, vogliamo salvare il Teatro tutti insieme? Questa è la soluzione perché la Regione non darà più una lira per le attività culturali perché non ne ha, dobbiamo lavorare noi, mi pare che Puglisi non abbia ancora un programma ma non per questo il Vittorio Emanuele sarà declassato, Puglisi è presidente da otto mesi, si dimetta se non vuole andare avanti, io credo che tutti insieme dobbiamo rimboccarci le maniche senza fare polemiche, il presidente del Teatro non si aspetti nulla dalla Regione”. Sull’approvazione dei Liberi Consorzi e della Città Metropolitana, anche di Messina, Greco è molto critico: “Cosa abbiamo fatto? Cosa hanno creato? – risponde il deputato – Messina in quest’Area che ruolo avrà? Noi abbiamo Reggio Calabria che è già Città Metropolitana su legge dello Stato, è possibile che su 100 milioni di euro 90 andranno a Reggio e dieci a noi, ovvero noi staremo alla finestra e guarderemo gli interessi degli altri, io non ho nulla contro la Calabria, io non avrei tolto il voto popolare per il sindaco della Città Metropolitana, qui non deciderà più il popolo sovrano, secondo me questa grande montagna che si sta partorendo è nulla, ci sono ancora i commissari agli enti Provincia e continueranno a esserci, vedrete”. @Acaffo

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