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Governo Meloni, Dafne Musolino si astiene sulla fiducia: «Risolvere questione meridionale»

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Dafne Musolino conferma l’astensione nel voto di fiducia al governo Meloni. La senatrice di Sud chiama Nord ha seguito l’orientamento del suo collega parlamentare Francesco Gallo, che alla Camera ha espresso lo stesso voto nel pomeriggio di ieri, martedì 25 ottobre. Oggi, invece, il nuovo Esecutivo dovrà ricevere la fiducia al Senato, dove siede l’ex assessore alle Attività Produttive del Comune di Messina.

Una posizione, quella di Musolino, ribadita in prima battuta al Capo dello Stato, ma anche da altri componenti del gruppo parlamentare “Per le Autonomie SVP-PATT, Campobase, Sud chiama Nord”, di cui fa parte. I parlamentari di SVP, infatti, ieri si sono astenuti. Per l’unica eletta di Sud chiama Nord a Palazzo Madama questa astensione è motivata dal «voler conoscere le azioni concrete che il governo intenderà adottare per risolvere la questione meridionale».

«Sulla questione meridionale – ha detto Musolino rivolgendosi direttamente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – lei ha articolato 5 macroaree di intervento: il divario infrastrutturale (da lei definito inaccettabile), l’eliminazione delle disparità con il Nord, la necessità di creare e garantire l’occupazione, la sicurezza sociale e il miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, pur condividendo questa enunciazione, nel suo discorso non sono riuscita a cogliere quell’elemento di concretezza che ci avrebbe consentito di comprendere come intende affrontare la questione meridionale, partendo proprio dalla istituzione del Ministero delle Politiche del Mare e per il Sud, le cui deleghe sembrano essere state ripartite su altri Dicasteri, i cui Ministri ci auguriamo che sappiano trovare il modo per collaborare insieme e soprattutto superare quelle posizioni che, già nel passato, hanno spesso contribuito a defraudare il Sud delle risorse che gli erano destinate, dirottandole verso il Nord e verso opere e infrastrutture che venivano considerate “più strategiche”, condannando il Sud ad un arretramento progressivo e irreversibile».

Governo Meloni verso la fiducia al Senato, le priorità di Dafne Musolino

La Senatrice messinese ha poi virato il suo discorso sulla stagnazione economica del Meridione, invitando il governo a non perdere tempo, in particolare per quanto riguarda la necessità di superare la sovrapposizione di competenze e la frammentazione dei poteri tra i vari enti territoriali e locali che rallentano la risoluzione dei procedimenti amministrativi.

Musolino ha concluso il suo intervento chiedendo al governo quali azioni intraprenderà per garantire la continuità territoriale e come intende combattere la mafia. «La continuità territoriale – osserva – non può essere affrontata solo con la promessa della realizzazione del Ponte sullo Stretto – che ben venga! – ma richiede una immediata revisione delle condizioni della concessione sessantennale della rete ferroviaria a R.F.I. spa per quanto riguarda l’alta velocità nel sud Italia e in Sicilia».

Sulla criminalità organizzata, invece: «Non è accettabile – conclude – che l’ombra della mafia costituisca ancora l’alibi per giustificare la mancata realizzazione delle grandi opere al Sud. Un alibi che questo Governo deve confutare con un impegno concreto, con destinazione di risorse economiche per il sud Italia e con il rafforzamento degli strumenti di prevenzione e repressione di ogni attività illecita».

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