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Giro d’Italia, Germanà: “Il Paese non finisce a Bari”

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giro ditalia messinaIn relazione all’esclusione della tappa siciliana da quelle previste dal Giro d’Italia, inaugurato ieri a Belfast, il deputato regionale del Nuovo CentroDestra, Nino Germanà, in una nota esprime profondo rammarico:
“Tra le grandi assenti figurano le nostre Isole maggiori e la Calabria il che, francamente, rincresce molto.
Apprezzo la scelta, che ormai potremmo quasi considerare tradizione, di far partire la gara da una meta estera ma è vero anche che, quest’anno più che mai, per i siciliani il veder penalizzata la
propria regione dalla selezione che annualmente si esegue costituirà una sorta di ingiustizia.
Infatti, mi piace ricordare sempre con orgoglio che, l’attuale campione in carica, Vincenzo Nibali, è un messinese come me e la città dello Stretto ha acclamato con entusiasmo la Maglia Rosa del
concittadino. Nell’ultimo anno questa vittoria ha certamente avvicinato alla disciplina ciclistica anche molti che prima seguivano solo in modo superficiale lo sport in oggetto. Pertanto ritengo
sarebbe stato corretto, opportuno e quantomeno garbato, non si fossero private Messina e la Sicilia tutta di godere allo spettacolo dal vivo, vedendo sfilare i grandi campioni per le strade della nostra
Isola e non solo in tv. Aggiungo inoltre, senza troppe velature, che l’esclusione di un’intera fetta del mezzogiorno fa storcere il naso a me e a tanti altri meridionali che non ritengono si sia trattato di una scelta molto equa né patriottica. Del resto è importante ricordare che l’Italia non finisce a Bari – la più a sud del
tour insieme a Taranto- come invece, stando ad una falsa diceria, avrebbe sostenuto qualche rock band”, conclude con ironia l’Onorevole candidato alle elezioni europee del 25 maggio prossimo.

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