Finanziaria Regionale. De Luca: «Siamo riusciti a riprendere 100 milioni di euro per Messina»

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Dieci milioni di euro per il comprensorio del Mela, l’adeguamento del rimborso chilometrico per l’ATM rispetto a quello previsto per le altre Città Metropolitane della Sicilia, 100 milioni di euro di fondi già destinati a Messina che, grazie a un particolare articolo della Legge di Stabilità, avranno una maggiore priorità. Questi alcuni dei risultati ottenuti nell’ambito della Finanziaria Regionale dai deputati regionali di Sicilia Vera (Sud chiama Nord), capitanati da Cateno De Luca: «Questa è una risposta a chi mi ha accusato di aver abbandonato la città lo scorso 14 febbraio; Messina sta invece usufruendo della scommessa che ha fatto portandoci all’ARS».

Cateno De Luca di nuovo a Palazzo Zanca, dopo il Consiglio Comunale di ieri – durante il quale ha annunciato che non si dimetterà dal ruolo di Presidente –, insieme al sindaco di Messina, Federico Basile, e ai colleghi deputati all’Assemblea Regionale Siciliana Alessandro De Leo, Matteo Sciotto, Giuseppe Lombardo, e al coordinatore regionale di Sud chiama Nord, Danilo Lo Giudice, per elencare i risultati ottenuti attraverso il lavoro svolto in Sala d’Ercole per la Finanziaria Regionale approvata nei giorni scorsi dall’ARS.

Per Cateno De Luca, il risultato più importante riguarda la programmazione dei fondi extra-regionali:  «Nel 2018 – spiega –, quando ero deputato regionale, ho programmato 450 milioni di euro di Fondi POC, di cui 100 milioni di euro destinati alla città di Messina. Una legge che allora ho fatto io e che il governo Musumeci ha disatteso. Ora abbiamo fatto una norma, condivisa dal Governo, dove è previsto che sulla programmazione 2021/2027 occorra dare priorità alla programmazione fatta per legge negli anni precedenti».

Di cosa si tratta, nel concreto? Il Leader di Sicilia Vera e Sud chiama Nord fa alcuni esempi:  20 milioni di euro per ricerca idrica e opere di approvvigionamento; 25 milioni per la bonifica e la valorizzazione dell’area ex Sanderson; 40 milioni di euro per il risanamento; la realizzazione del “Dopo di noi”, con 50 milioni di euro per tutta la Sicilia; 10 milioni di euro per abbattimento delle barriere architettoniche50 milioni per valorizzazione del patrimonio ecclesiastico, 13 milioni per impianti sportivi esistenti e 25 milioni per la realizzazione di nuovi impianti sportivi.

Tra le risorse per Messina, inoltre, un emendamento da 2 milioni di euro per adeguare il rimborso chilometrico previsto per il trasporto pubblico locale gestito dall’ATM a quello destinato alle altre Città Metropolitane; 500mila euro in più per le farmacie rurali; 10 milioni di euro per il comprensorio del Mela, area dichiarata da tempo zona ad elevato rischio ambientale.

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