Edilizia scolastica, Cardile e Gioveni: “Priorità alla Castronovo”

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Questi primi mesi dell’anno scolastico 2016/2017 hanno messo a nudo tutte le carenze strutturali delle scuole messinesi. Plessi chiusi per motivi di sicurezza e genitori costretti a portare i propri figli in altri istituti nelle ore pomeridiane, per uno scenario che riguarda gran parte delle scuole cittadine.

Il caso più eclatante è quello della “Castronovo”, la cui chiusura è stata disposta proprio a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, con le nove classi della scuola media e le tre della scuola dell’infanzia trasferiti nei locali dell’Albino Luciani a Fondo Fucile. La chiusura dei cancelli della scuola di Bordonaro ha dato il via ad un vero e proprio effetto domino, infatti la stessa sorte è toccata ad altri istituti come la “Paino” o la “Giacomo Leopardi”.

Per i consiglieri comunali Claudio Cardile e Libero Gioveni la situazione della scuola di Bordonaro ha però la priorità. I due esponenti del Partito Democratico e dei Centristi per la Sicilia, hanno inviato un’interrogazione all’assessore all’edilizia scolastica Sebastiano Pino, a cui chiedono come mai gli interventi alla “Castronovo” non siano in cima alle priorità dell’amministrazione sul tema dell’edilizia scolastica, visto che le somme inserite nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche saranno destinate ad altre scuole:  “I sottoscritti consiglieri interrogano Il Sindaco e l’Assessore all’Edilizia Scolastica al fine di comprendere: il motivo per il quale non sia stata data priorità di intervento alla scuola “Ettore Castronovo” di Bordonaro rispetto alle altre scuole; se è intenzione dell’Amministrazione utilizzare una cospicua somma tra quelle inserite nel cosiddetto “Patto per Messina” per la scuola “Ettore Castronovo”.

Nel documento inviato all’amministrazione, Cardile e Gioveni si focalizzano anche sui disagi che stanno vivendo gli alunni: “oggi i piccoli alunni, provenienti per lo più da Bordonaro, Cumia, Gescal e San Filippo, sono costretti a raggiungere la nuova scuola con mezzi pubblici carenti soprattutto in termini di orari e coincidenze, o con mezzi privati aggravando la già precaria situazione viaria del rione Santo e del viale Gazzi”.

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