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Cumuli di rifiuti e mancata potatura degli alberi. Le richieste di Faranda e IV circoscrizione

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Una situazione assolutamente inaccettabile e preoccupante che rischia di generare una vera e propria emergenza igienico-sanitaria. La consigliera comunale del Nuovo CentroDestra, Daniela Faranda, interviene in merito alla raccolta dei rifiuti cittadina, a scacchiera e discontinua, e alla mancata potatura degli alberi. In una nota indirizzata al commissario di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, Faranda chiede di fare chiarezza su una vicenda che, ormai, ha tutti i presupposti per essere considerata un’emergenza a tutti gli effetti.

 

«Abbiamo già avuto, il 24 giugno scorso — si legge nella nota —, un incontro con il commissario Ciacci; in quell’occasione ha fornito una serie di informazioni generiche sulla situazione di MessinAmbiente comunicandoci le condizioni in cui versava la società al momento del suo arrivo. Preme sapere come intenda fronteggiare l’emergenza che sta vivendo Messina».

 

Pertanto, Daniela Faranda chiederà, nei prossimi giorni, che Ciacci venga nuovamente convocato a Palazzo Zanca. «Ieri ho avuto modo di effettuare dei sopralluoghi autonomi — spiega la consigliera — a seguito di segnalazioni di cittadini e consiglieri  di quartiere che denunciano la grave condizione di alcune zone della città e, francamente, ci sono delle differenza abissali tra alcune porzioni del nostra territorio e altre, in assoluta balia dell’immondizia che ricopre le strade urbane». Una disparità di trattamento che non convince Faranda: «Tra i ritardi nelle disinfestazioni e i problemi inerenti la raccolta, ogni giorno, cresce la preoccupazione per una situazione sgradevole che mina il concetto di decoro urbano, con un incremento del pericolo igienico-sanitario in cui, specialmente le nostre periferie, si ritrovano da settimane».

 

Al problema della raccolta si unisce, poi, anche quello della mancata potatura degli alberi; condizione denunciata anche dalla IV circoscrizione preoccupata per le sempre più frequenti «cadute di rami o di intere piante in aree spesso intensamente frequentate, come è accaduto, ultimo in ordine di tempo, a un ramo che è crollato sul marciapiede prospiciente la villa Mazzini, sul lato di via Concezione» o la palma sul viale S. Martino. Interventi improcrastinabili, dunque, tanto che la IV circoscrizione ha inviato un’interrogazione nella quale si domanda quali siano i programmi da effettuare per la messa in sicurezza e in base a quali perizie siano stati selezionati gli interventi da eseguire. Oltre alla mancata potatura, il consiglio della circoscrizione intende conoscere a che punto sia «la perizia relativa al ripristino della sede stradale della circonvallazione», dissestata a causa delle radici degli alberi.

 

A proposito della mancata potatura, la Faranda, nella mattinata di ieri, ha inviato un documento all’attenzione del Sindaco, degli Assessori competenti e del Presidente del Consiglio comunale: «Il pericolo per la pubblica incolumità è sotto gli occhi di tutti. La caduta di grossi rami e di alberi mette in allarme i cittadini e potrebbe causare danni maggiori di quelli già causati. Inoltre, la mancata potatura degli alberi unita all’emergenza rifiuti, nonostante la disinfestazione, fa proliferare ratti, zanzare, blatte, ecc. rendendo loro agevole l’accesso alle abitazioni. È necessario predisporre le idonee procedure amministrative per la pulizia dei tombini, anch’essi terreno fertile per la riproduzione delle zanzare, anche in previsione delle prossime piogge autunnali».

 

«Il caldo di questa stagione influisce ancora di più sulla situazione — conclude Faranda —, abbiamo l’obbligo, in qualità di rappresentanti eletti, di chiedere e ricevere chiarimenti e rassicurare i cittadini. Dobbiamo avere elementi per spiegare ai messinesi per quale ragione la raccolta a macchia di leopardo, tenendo in particolare cura alcune zone e lasciandone altre, letteralmente abbandonate a se stesse».

 

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