Crocetta pensa a Calabrò, il presidente medita sulla legge elettorale

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crocetta1La legge elettorale per il rinnovo dei Comuni sta avendo un peso nelle scelte che ancora deve assumere il governatore Rosario Crocetta. Per Messina il presidente della Regione che fin adesso è rimasto in silenzio, anche dopo le primarie di centrosinistra di domenica, sta “ragionando”. E a margine di un incontro sul bilancio avuto ieri a Palermo, anche con il deputato regionale dei Democratici Riformisti Giuseppe Picciolo, il leader del Megafono sta pensando di considerare un rientro nella coalizione e l’appoggio del suo gruppo a Felice Calabrò, candidato sindaco di Pd, Udc, Sel, Socialisti e Centro Democratico alle elezioni di 9 e 10 giugno. Nulla di ufficiale, ancora, ma Crocetta sta meditando sul rischio che andando divisi il centrosinistra non ottenga la maggioranza dei seggi consiliari, saranno quaranta i totali stavolta e non più quarantacinque come nel 2008. Andare insieme significa che se al primo turno le liste collegate a Calabrò otterranno il 50% + 1 delle preferenze avranno già la maggioranza d’aula. Oppure andare insieme al ballottaggio, senza aver ottenuto il 50% +1, ma con Calabrò vincente, consentirebbe alle liste di ottenere il premio di maggioranza del 60% dei seggi: ovvero ventiquattro per il centrosinistra. Crocetta lo avrebbe detto anche ai Dr di ripensare a eventuali candidature autonome; quest’ultimi non vogliono “bruciare” per la seconda volta consecutiva il nome dell’ex commissario della Fiera Fabio D’Amore in cambio di una “rottura” che avrebbe forti effetti a Palazzo Zanca e potrebbe favorire il centrodestra. Intanto i partiti lavorano alla formazione delle liste. Già ufficiale che gli ex Fli troveranno spazio nell’Udc con il consigliere comunale Pergolizzi e il collega provinciale Calabrò ai nastri di partenza. L’Udc schiererà anche l’ex centrocampista del Fc Messina Carmine Coppola. Si lavora anche sul fronte femminile: la legge di genere obbliga le liste ad avere al Comune 13 candidate su 40 e alle circoscrizioni 5 donne su 16. E le donne – quelle con effetto “traino in accoppiata” (tradotto quelle con consensi) potrebbero avere un peso non indifferente per i colleghi maschi. @Acaffo

 

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