Consiglio. Accorinti non c’è e ci si “accontenta” del suo vice

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12314041_1027327943977831_4571691259340431185_nDoveva essere il giorno di Renato Accorinti in Consiglio comunale, ma un improvviso impegno familiare ha impedito al primo cittadino di presentarsi stamane in Aula per relazionare  sui due anni di attività politica  della sua Giunta. Un’assenza comunicata ieri alla presidenza del civico consesso che alcuni consiglieri non hanno però gradito. In rappresentanza del primo cittadino si è presentato puntuale Guido Signorino con il compito di limitarsi a trattare soltanto gli argomenti di natura economica e finanziaria. La presenza del vice sindaco ha però destabilizzato l’Aula. Prima di poter accendere il proprio microfono, Signorino ha dovuto, infatti,  attendere più di un’ora.

Tanto ci è voluto per trovare un punto d’accordo. Il fuori programma non ha convinto alcuni consiglieri. Nicola Cucinotta ha stigmatizzato l’assenza del Sindaco, a suo dire sempre presente quando c’è da parlare alle televisioni nazionali. Il consigliere Pd ha dunque inizialmente avanzato la proposta di rimandare la seduta salvo poi essere smentito dal capogruppo David che ha invece manifestato la volontà di concedere la parola al vice sindaco. De Leo ha invece invocato coerenza, suggerendo a Signorino di rappresentare il primo cittadino fino in fondo relazionando, dunque, su tutto il programma. Tra i contrari a proseguire l’assemblea anche Sturniolo e Sindoni. Quest’ultima ha addirittura richiesto la sospensione della seduta.

Per ristabilire l’ordine è stata dunque convocata una riunione dei capigruppo al termine della quale si è deciso di mettere a votazione l’intervento del povero Signorino. Alla fine il verdetto è stato benevolo per il vice Sindaco che ha finalmente ricevuto il permesso di aprir bocca grazie ai 22 voti favorevoli (7 i contrari più l’astensione del presidente del Barrile).

Signorino ha iniziato il suo monologo con una premessa in puro stile accorintiano, contenente un elenco dei principi su cui si basa l’attività politica della Giunta dal basso, seguito dagli obiettivi raggiunti e quelli ancora in cantiere. Al termine del prologo, Signorino ha indossato finalmente i panni dell’assessore al Bilancio trattando argomenti a lui più congeniali. Secondo quanto relazionato, Palazzo Zanca in un anno ha aumentato la propria capacità di riscossione dal 31 al 43% grazie a una efficiente lotta all’evasione fiscale. A portare benefici alle casse comunali anche la rinegoziazione dei contratti con l’Enel. Signorino ha poi ripercorso le tappe che hanno portato alla stesura di un piano di risanamento finanziario del Comune. Ultimo atto in tal senso,  la rielaborazione del Piano di riequilibrio che dovrà adesso essere nuovamente discusso in Consiglio.

Signorino è poi tornato sui canoni cari al primo cittadino. Dalle criticità riscontrate nelle società partecipate si è arrivati al trasporto pubblico passando per il comparto rifiuti. Il vice sindaco ha poi affrontato un tema caldo in quest’ultimo periodo: il Masterplan. Secondo quanto dichiarato, l’amministrazione ha già individuato alcuni elementi strategici da presentare a Roma per stipulare il famoso “Patto”. Tra gli obiettivi principali vi è la lotta al dissesto idrogeologico così come il contrasto al degrado del territorio e la prevenzione antisismica. Il numero due della Giunta ha poi sottolineato l’importanza di valorizzare le peculiarità di ogni singolo centro che farà parte della futura città metropolitana,  senza dimenticare il ruolo strategico di Messina dal punto di vista logistico. In questa direzione l’amministrazione intende accelerare l’iter per la realizzazione di importanti infrastrutture come il porto di Tremestieri e la piastra logistica, passando per una nuova mobilità interna con la realizzazione della nuova via del Mare.

Andrea Castorina

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