L’Aula insorge, 14 consiglieri a Signorino: “Dimettiti”

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Le recenti dimissioni del presidente del revisore dei conti Dario Zaccone, che dovrà comunque rimanere in carica fino all’otto aprile, potrebbero essere la goccia che ha fatto definitivamente traboccare un vaso che da mesi è ormai sull’orlo del precipizio. Il saluto di Zaccone è scaturito soprattutto dalla mancata approvazione del previsionale 2015 e dal mal funzionamento della macchina amministrativa nel settore  finanziario. Una situazione sui cui ha acceso i riflettori anche il Prefetto Stefano Trotta che a breve convocherà un incontro.

L’Aula ha poi rincarato la dose sottolineando come le maggiori colpe di questa situazione le abbia proprio la Giunta Accorinti. Con un documento condiviso che vi riportiamo integralmente di seguito, 14 consiglieri chiedono le dimissioni dell’assessore al Bilancio Guido Signorino, ormai – a detta dei firmatari – privo di alcun alibi o giustificazione.

Con riferimento alle recenti dimissioni del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dott. Dario Zaccone, i sottoscritti Consiglieri Comunali prendono atto dell’impegno professionale profuso dallo stesso con lo scopo precipuo di garantire l’applicazione dei principi di trasparenza e veridicità degli atti finanziari posti in essere dal Comune di Messina.

Altresì, i sottoscritti ribadiscono la stima e la fiducia professionale nei confronti del dott. Zaccone che ha sempre garantito al Consiglio Comunale la legittimità degli atti finanziari sottoposti allo stesso per l’approvazione.

Le dichiarazioni rese dal Presidente dimissionario hanno evidenziato non solo un momento di gravissima criticità della situazione economico-finanziaria, ma anche un corto-circuito tra le varie componenti che a diverso titolo sono chiamate a dare risposte urgenti nell’interesse della città e dei cittadini. Non può non restare inascoltato il campanello d’allarme che il dottore Zaccone ha lanciato facendo riferimento alla “mancanza di serenità nell’operare”, né possiamo ignorare, come organo chiamato a votare i documenti contabili che determinano le sorti del Comune, il persistere di una situazione d’immobilismo e di confusione che non lascia più adito ad alibi di nessun genere e che a nostro giudizio fa capo all’amministrazione comunale ed in particolar modo a chi ha delega al Bilancio, il vicesindaco Guido Signorino. Le difficoltà di comunicazione riscontrate in questi mesi tra il Collegio dei revisori ed il vicesindaco, il ragioniere generale ed il dipartimento finanziario, connesse spesso con l’omessa e/o tardiva o incompleta produzione dei documenti posti a supporto degli atti da esaminare, dovrebbero invitare tutti ad una doverosa riflessione.

E’ evidente che finora si è registrata una palese incapacità politica nella gestione complessiva del sistema finanziario, nonostante i ripetuti tentativi, di collaborazione da parte del Consiglio comunale. Non un solo atto è giunto in Aula in tempi ed in termini adeguati per consentirci un’approfondita e non frettolosa valutazione, non un solo atto posto alla nostra attenzione è risultato esente da sviste, errori, necessità di modifiche e integrazioni da parte della stessa amministrazione.

Riteniamo quindi non più rinviabile, ma anzi doverosa nei confronti della città, una riflessione da parte del vicesindaco Guido Signorino che lo porti ad un passo indietro.

Non c’è alternativa oggi alle sue dimissioni. Invitiamo anche il sindaco Accorinti a valutare con lucidità il fallimento della politica finanziaria ed a prendere le decisioni conseguenti. Messina non può pagare oltre le conseguenze di una gestione che va a tentoni e che ha solo comportato la paralisi dell’intera attività.

Più che quelle del Presidente Zaccone le uniche dimissioni che a questo punto ci saremmo aspettati e che riteniamo doverose sono quelle del vicesindaco Signorino.

 

Giuseppe Trischitta      Benedetto Vaccarino     Francesco Pagano    Giuseppe Santalco  Fabrizio Sottile  Giovanna Grifo  Daniele Zuccarello   Nora Scuderi  Pierluigi Parisi   Paolo David                           Simona Contestabile  Carlo Cantali  Emilia Barrile   Donatella Sindoni

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