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Assistenza domiciliare anziani. Burrascano: “Revocate gli appalti fino a chiarimenti avvenuti”

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Chiede delucidazioni sul servizio di “Assistenza domiciliare anziani” il consigliere comunale Angelo Burrascano che si rivolge, nella speranza di ottenere risposte certe, al
sindaco, Renato Accorinti, all’assessore ai Servizi sociali, Nino Mantineo, al segretario/direttore generale , Antonino Le Donne, al dirigente sei Servizi Sociali, Giovanni Bruno.

«La società coop. Genesi – ricorda Burrascano -, ha visto aggiudicarsi il servizio di “Assistenza Domiciliare Anziani” nel distretto D26, avendo la stessa conseguito il miglior punteggio (94,90 su 100), a seguito di quanto dalla suddetta esposto nel progetto presentato. Infatti, oltre a fare propri gli obiettivi e le azioni progettuali del Piano di Zona, offriva ulteriori azioni migliorative, che prevedevano la sottoscrizione di n. 13 protocolli d’intesa con le risorse locali dell’associazionismo e del volontariato».

Inoltre, ricorda il consigliere del gruppo “Megafono-Lista Crocetta” «dalle giustificazioni prodotte dalla soc. coop. Genesi, in ordine al Servizio di Assistenza domiciliare anziani zona nord, in particolare dal Conto economico, si rileva un totale costo del personale, differente da quello indicato (indicato € 1.095.588,29; verificato ed effettivo € 1.142.911,65); ne scaturisce una sostanziale differenza che non permette alla soc. coop. Genesi di poter coprire i costi, indicati dalla stessa per le “Spese generali – (€ 51.800,00)”. La determinazione delle differenze si è determinata, effettuando semplicemente la sommatoria algebrica degli importi esposti nella tabella presentata dalla società Genesi, ovvero sommando l’importo relativo al personale».

Incalza Burrascano «dalle giustificazioni prodotte dalla soc. coop. Genesi, in ordine al servizio di assistenza domiciliare anziani zona sud, in particolare dal Conto economico (pag. 11 di 13), si rileva un totale costo del personale, differente da quello indicato; ne scaturisce una sostanziale differenza che non permette alla soc. coop. Genesi di poter coprire i costi, indicati dalla stessa per le “spese generali – (€. 51.800,00)”. La determinazione delle differenze si è determinata, effettuando semplicemente la sommatoria algebrica degli importi esposti nella tabella presentata dalla società Genesi».

Per queste e altre incongruenze rilevate nella documentazione, il consigliere del Megafono interroga relativamente all’appalto e chiede «se sono state attivate tutte le convenzioni indicate nella tabella in premessa; se sono stati effettuati i controlli e le verifiche previste dall’art. 3 del “Capitolato Speciale d’Appalto”, e in caso affermativo, si chiede copia dei relativi verbali; di contro si chiede se sono state avviate le procedure previste dall’art. 10 “Penalità”».

Diffida «di procedere in autotutela all’immediata revoca degli affidamenti di tutti gli appalti in questione; in subordine di procedere con urgenza ai sensi dell’art. 16  dei Capitolati Speciali d’Appalto” alla risoluzione dei contratto di appalto».

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