L’appello dei tre ricorrenti del Pd al Cga non spaventa l’amministrazione comunale. Il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, dopo il rigetto al Tar, trova il vicesindaco Guido Signorino commentare la vicenda che sembrava archiviata a fine gennaio: “Io penso che sia un errore, anche un errore grave; questo non facilità l’azione amministrativa dell’intera città, abbiamo visto il clima che si era creato prima del 31 gennaio e non è un atto d’amore per Messina; chiedere il riconteggio dei voti significa non avere fiducia nei messinesi – continua Signorino – che il 24 giugno hanno scelto Accorinti e non Calabrò, sotto il profilo della legittimità democratica sarebbe peculiare essere governati da un sindaco che ha perso le elezioni. Noi – conclude il vicesindaco – non ci sentiamo e non ci sentiremo condizionati, adesso stanno arrivando i primi frutti della nostra attività amministrativa, avere una certezza di orizzonte ti consente di avere una prospettiva migliore, noi continueremo ad amministrare come abbiamo sempre fatto dal 25 giugno sin adesso”. @Acaffo
(75)
