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Servizi Sociali, prende forma il nuovo atto d’indirizzo. I dubbi di CittadinanzAttiva

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Ieri pomeriggio la Consulta comunale ha incontrato l’assessore ai Servizi Sociali Nina Santisi (foto). Durante la riunione, sono state affrontate le diverse criticità che affliggono da tempo il settore che si occupa delle categorie più deboli e disagiate. Dalla gestione di Casa Serena alla mancata approvazione del Bilancio 2015 che rischia di paralizzare ancora una volta un comparto così importante per il benessere di tutti i cittadini.

Si è discusso dell’atto di indirizzo che la stessa Santisi aveva presentato lo scorso dicembre. Alla base del progetto la “deistituzionalizzazione” di Casa Serena, ed interventi mirati per l’affidamento dei servizi neii centri di aggregazione giovanile e negli asili nido, oltre ad un potenziamento dell’assistenza e del trasporto dei disabili.

Cittadinanza Attiva ha però declinato l’invito, non partecipando al tavolo di ieri a Palazzo Zanca. Il movimento polemizza con l’assessore Santisi tramite una lettera che vi riportiamo integralmente.

Riteniamo opportuno motivare il rifiuto di partecipare all’incontro convocato dalla presidenza della Consulta alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali. Come era già avvenuto nel 2014, quando assessore al ramo era il prof. Mantineo, la Consulta venne convocata due mesi dopo che era stata adottata la delibera di programmazione dei servizi dalla Giunta municipale. A suo tempo abbiamo protestato e ribadito a più riprese che la funzione consultiva della Consulta doveva essere esercita in via preventiva, laddove poteva svilupparsi un confronto e potevano essere, in sede di elaborazione della fase progettuale recepiti i contributi e le visioni delle diverse Associazioni di settore. Così non è stato, invece, anche questa volta, anche con un nuovo assessore, la presidente della Consulta ha convocato l’Assemblea, ancora una volta, a fatto compiuto, dopo che, in data 22 dicembre 2015, la Giunta comunale ha approvato la delibera contenente l’atto di indirizzo che dovrebbe orientare il nuovo corso dei servizi sociali. Perché il confronto che dovrebbe essere preventivo, come vorrebbe regolamento e buon senso, viene declassato a momento di presa d’atto e di ratifica? Perché questo piano di indirizzo contiene degli elementi di modificazione profonda e strutturale della realtà, che non si vogliono porre a confronto preventivo perché si muovono lungo il versante di una visione liberistica che tende a scivolare verso la totale privatizzazione  dei servizi?

Dubbi non del tutto infondati se si pensa che l’assessore Santisi ha nei giorni scorsi  disertato  una audizione in Commissione Servizi Sociali, per poi presentarsi, a distanza di poche ore a Casa Serena, proprio una sede che intenderebbe “deistituzionalizzare”, per farsi riprendere dalle telecamere insieme ad un’ospite che celebrava i 106 anni di età. A CittadinazAttiva non interessa il mondo delle apparenze e degli annunci ingannevoli, desideriamo soltanto che le istituzioni facciano il loro lavoro nell’interesse dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli ed indifesi. E se il nostro ruolo nel contesto della Consulta dei Servizi sociali è quello di partecipare con voto consultivo, anche se non vincolante, chiediamo soltanto di potere esercitare questa nostra facoltà.

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