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Porti, c’è chi dice no alla fusione con Gioia Tauro

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Mentre il sindaco Accorinti e il presidente dell’Ars Ardizzone sottolineano la propria soddisfazione in merito al nuovo assetto delle Autorità portuali che di fatto accorpa Messina a Gioia Tauro, il gruppo della Scuola Politica Briguglio – Musumeci, invece sottolinea i lati negativi della scelta attuata dal Ministero.

“Avevamo paventato un altro scippo alla nostra città -spiega Scuola Politica –  che sarebbe stato rappresentato dal declassamento del porto di Messina da sede di Autorità Portuale a Direzione di Scalo e dallo spostamento del centro decisionale che riguarda il porto e le infrastrutture portuali di Messina. Si era auspicato un ripensamento che avrebbe dovuto tenere conto della peculiarità e dei numeri dello Stretto di Messina e dei traffici dei porti di Messina e Milazzo che da anni hanno costituito l’ Autorità Portuale di Messina”.

Per Briguglio e Musumeci le strategie da attuare erano ben altre. “Abbiamo sostenuto e continuiamo a farlo che l’unica soluzione sensata sarebbe stata creare una Autorità dello Stretto indipendente non asservita né a Gioia Tauro né a Catania-Augusta. I fatti dimostrano il mancato peso della classe politica messinese a differenza di quella catanese. Catania infatti ha strappato la sede ad Augusta. E Messina, guidata da un Sindaco inesistente e con una classe politica assente, continua a vivere un declino senza fine”.

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