Caos servizi sociali: lavoratori in presidio. Cgil “rompe” con Accorinti e Le Donne

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Il settore dei servizi sociali a Messina torna ad essere bollente. Questa mattina i dipendenti che prestano servizio negli asili nido, nel trasporto e assistenza dei disabili e nei centri giovanili, hanno assediato Palazzo Zanca partecipando a una protesta organizzata dalla Cgil. Durante la manifestazione alcuni  e i responsabili aziendali dei vari servizi, accompagnati dalla sindacalista Clara Crocè,  sono stati ricevuti dal vice Sindaco Signorino.

I lavoratori hanno ribadito i propri disagi sottolineando il ritardo nel pagamento degli stipendi che in alcuni casi fermi addirittura al mese di agosto. A bloccare tutto, un problema di liquidità. Un problema che sembra difficile da risolvere in tempi brevi. Signorino – così come riporta la Cgil – ha dichiarato di non essere in grado di fornire risposte certe vista l’assenza del ragioniere generale Cama. Il vice Sindaco ha comunque comunicato che avrebbe contattato le singole cooperative per cercare di tamponare la situazione, garantendo le mensilità.

Ma il futuro dei servizi sociali è ancora più nero. “Vogliamo garanzie  in merito alla prosecuzione dei servizi sociali – spiega Crocè –  non possiamo nascondere che la mancata approvazione del bilancio 2015 e anche se pur breve la sospensione della mensa scolastica  desta preoccupazione tra i lavoratori . Il settore in questi anni è stato martoriato,  non consentiremo ulteriori stop e chiediamo di discutere di programmazione e del nuovo modello gestionale  che non sottoponga a continue gare d’appalto i lavoratori”. Il sindacato ha chiesto inoltre di rivedere la compartecipazione per l’accesso al servizio in quanto potrebbe comportare la rinuncia da parte degli utenti .

Intanto, la stessa Cgil da oggi ha interrotto ogni relazione con i vertici di Palazzo Zanca che avrebbero tenuto una condotta antisindacale.  “Preso atto che, nonostante svariate e reiterate richieste di applicazione di vigenti accordi sulla contrattazione sindacale, non sono state fino ad oggi attuale le basilari regole normative e contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali, non può non prendere atto che non sussistono più i presupposti perché la presente Organizzazione possa continuare a sedersi al tavolo della contrattazione, essendo, di fatto, totalmente impedite le sue prerogative a tutela dei lavoratori iscritti.

“Per questo motivo, come già anticipato informalmente, sta valutando con il proprio ufficio legale, la possibilità di adire l’Autorità giudiziaria per l’accertamento e la cessazione della condotta antisindacale fino ad oggi attuata dai vertici gestionali del Comune di Messina. Con la presente formale comunicazione, pertanto, la sigla sindacale FP Cgil dichiara di non partecipare più in futuro al tavolo della contrattazione sindacale indetta dal Comune di Messina, a partire dall’incontro fissato in data odierna, perché tale contrattazione è condotta con modalità violatrici delle corrette relazioni sindacali”.

Per gli stessi motivi si riserva di tutelare immediatamente le sue prerogative, costituzionalmente garantite, nei modi e termini consentiti dalla Legge. Precisa, per correttezza di informazione, che ai prefissati tavoli siederanno regolarmente gli eletti RSU nelle liste della FP CGIL, proprio in quanto esponenti di un organismo unitario ed indipendente, che continueranno a svolgere le proprie funzioni di controllo a tutela dei propri iscritti, in merito ad accordi eventualmente formalizzati; accordi sui quali, ovviamente, la sigla istante adotterà gli autonomi provvedimenti di sua competenza in tutte le opportune sedi”.

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