Una cosa bella, un fallimento, una proposta per la Messina del 2021: apriamo il nuovo anno facendo un bilancio, insieme ai consiglieri comunali, di ciò che è accaduto, tra alti e bassi, negli ultimi 12 mesi della città dello Stretto. Ma un bilancio non ha senso se non come base per proiettarsi verso il futuro; così abbiamo chiesto ai rappresentanti del Civico Consesso di dirci, inoltre, cosa vorrebbero per la città. Ecco la seconda parte della nostra “maxi-intervista” di inizio anno.
La prima, nel caso ve la foste persa, è disponibile a questo link.
I consiglieri del Partito Democratico (Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo)
Altro giro, altra corsa. Questa settimana abbiamo chiesto ai consiglieri del PD, Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo, di rispondere alle nostre tre domande. Una cosa bella e una brutta successe a Messina nel 2020, un buon proposito per il 2021. E già sul primo punto, scatta l’ironia: «I risultati migliori del 2020 sono stati sicuramente il tram volante e il casinò di Palazzo Zanca, che ci hanno permesso di risolvere i problemi della città, dando lavoro e ricchezza agli abitanti di Messina».
Su cosa è andato storto, fuor d’ironia, il PD non ha dubbi: «La gestione delle partecipate. Qualcuna è ancora un oggetto misterioso, qualcun’altra, in campo da più tempo, non ha prodotto i risultati in cui speravamo». Ciò che non funziona, in generale, secondo i consiglieri è proprio la strategia dell’Amministrazione che, in sostanza, ha sin dall’inizio del mandato deciso di concentrare i servizi comunali nelle mani delle partecipate, da MessinaServizi Bene Comune, ad ATM, alle “neonate” Messina Social City, ArisMe e Patrimonio Spa.
«Non abbiamo avuto, attraverso le Aziende comunali, risultati migliori di quelli che avremmo avuto sposando soluzioni alternative – precisano. Senza contare che, nel programma di quest’Amministrazione si parlava di razionalizzare, e che la Corte dei Conti stessa ha dato come indirizzo quello di eliminare le partecipate, spesso veri e propri buchi neri, difficili da gestire».
E per il 2021, cosa si aspettano i consiglieri del PD? «La speranza – affermano – è che ci sia una presa di coscienza generale da parte del Consiglio Comunale del ruolo che ricopre, che lo renda un po’ più coraggioso dal punto di vista politico, capace di far sentire di più la sua presenza in quanto Istituzione. Purtroppo, il Civico Consesso è stato spesso oggetto di attacchi e di scontri con il Sindaco che si sarebbero potuti evitare se ci fosse stato da parte dell’Amministrazione un maggiore rispetto. Si tratta di un “buon proposito” che deve partire da tutti, da ogni singolo consigliere di ogni singolo gruppo, senza che questo significhi rinnegare o travalicare le proprie idee e posizioni».
Una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e un maggiore coinvolgimento del Consiglio Comunale è, secondo gli esponenti del PD, «fondamentale, non solo per affrontare questa fase così complessa, ma anche per costruire il post-pandemia. Il Civico Consesso deve essere un punto di riferimento per la città, per pianificare il rilancio dell’economia e del lavoro».
I consiglieri di Sicilia Futura (Nino Interdonato, Piero La Tona e Daria Rotolo)
Particolarmente attento alle necessità di ristoratori e imprenditori, il gruppo di Sicilia Futura in Consiglio Comunale, composto dal vicepresidente Nino Interdonato, Pietro La Tona e Daria Rotolo, ricorda come traguardo del 2020 per la città di Messina la chiusura del Protocollo d’Intesa per l’occupazione suolo pubblico: «Il risultato raggiunto – spiegano i consiglieri – ha dato grande respiro, in questi mesi di covid, alle attività della città, le quali hanno potuto occupare degli spazi aggiunti che altrimenti non avrebbero avuto». Manca ancora, però, un ultimo tassello, sottolineano «quello delle aree che si trovano in zona storico-monumentale». All’incontro richiesto lo scorso 15 dicembre per valutare la misura, la Soprintendenza ai Beni Culturali non si è però presentata e la questione, per il momento, è rimasta in sospeso.
Altra questione irrisolta di quest’anno, ma – spiegano Interdonato, La Tona e Rotolo, non imputabile al Comune, è «la mancata approvazione o revisione delle procedure Zps (Zone di protezione speciale, ndr), un vulnus che danneggia le iniziative imprenditoriali e commerciali della città, già sofferente a causa della carenza di investimenti».
Per il 2021, la lente di Sicilia Futura si sposta sulla zona Nord di Messina e sul turismo: «Tra gli obiettivi del prossimo anno – chiariscono i consiglieri – c’è la valorizzazione del Pilone. Approvando il piano triennale delle opere pubbliche, l’Amministrazione ha posto come obiettivo la manifestazione di interesse finalizzata ad avere un quadro degli eventuali investitori privati disponibili a prendere in gestione la struttura in modo da trasformarla in un mezzo attrattivo, di richiamo, imprenditoriale e turistico».
I consiglieri di Ora Sicilia (Salvatore Sorbello e Benedetto Vaccarino)
I passi avanti fatti con lo sbaraccamento, la ricostruzione finanziaria: sono questi i due risultati che i consiglieri del gruppo Ora Sicilia, Salvatore Sorbello e Benedetto Vaccarino, ritengono importanti per la Messina del 2020.
Di contro, un settore in cui le aspettative dei due consiglieri sono state deluse, quest’anno, è quello dell’approvvigionamento idrico in città: «L’obiettivo – spiegano – è quello di avere una distribuzione idrica 24 ore su 24 in tutta Messina. Oggi non è così, in alcune zone l’acqua è presente solo per poche ore; e una città che si candida a diventare tra le migliori in termini di vivibilità dovrebbe iniziare dai servizi essenziali, prima ancora di pensare alla smart city».
La proposta che invece Sorbello e Vaccarino lanciano per il 2021 è quella di rafforzare in maniera decisa MessinaServizi Bene Comune: «Con l’avvio della raccolta porta a porta, che oggi è arrivata anche in centro città – concludono –, gli operatori dell’Azienda sono tutti impegnati con la differenziata. Vorremmo, invece, che tornasse il “netturbino di quartiere”. Specialmente in periferia, le persone sono abbandonate da questo punto di vista».
I consiglieri della Lega (Dino Bramanti e Giovanni Scavello)
Sempre dal fronte del centro-destra, i consiglieri della Lega, Dino Bramanti e Giovanni Scavello, ricordano un traguardo raggiunto che avrà un certo impatto sulla viabilità di Messina e sulla vita quotidiana dei cittadini: «Come gruppo – spiegano – rivendichiamo l’appalto dei lavori per l’allargamento di via Salita Contino, nato dall’approvazione del bilancio 2020/21 e giunto sul finire di quest’anno alla stipula del contratto d’appalto. Pur essendo un lavoro non importante a livello di importo, lo riteniamo un risultato simbolico».
Tra gli eventi negativi che hanno riguardato nello specifico la città di Messina nel 2020, Bramanti e Scavello segnalano l’uscita del Comune e della Città Metropolitana dalla Fondazione Taoarte. «Già mesi fa – ricordano –, subito dopo il lockdown, avevamo scritto alla Regione Siciliana per chiedere se questo comportamento fosse legittimo o meno». La questione, riassunta, è riportata qui e qui ed è uno dei temi caldi su cui negli ultimi giorni dell’anno si sono scontrati il Sindaco e il Consiglio Comunale.
Per quel che riguarda, infine, il 2021, i consiglieri comunali della Lega si auspicano un miglioramento dei rapporti con l’Asp di Messina per la gestione dell’emergenza covid.
Due consiglieri del Gruppo misto (Alessandro De Leo e Serena Giannetto)
Per il consigliere Alessandro De Leo del Gruppo Misto, infine, «un risultato positivo del 2021, frutto del lavoro di due anni, è stato quello relativo alla messa in sicurezza dei torrenti. È una cosa che per anni abbiamo chiesto all’interno delle Commissioni e quest’anno, finalmente, è stata eseguita. È un tema che riguarda non solo la riqualificazione, ma anche la pubblica incolumità. Certo, c’è sempre margine di miglioramento, ma qualcosa finalmente dopo tanti anni si è visto».
Di contro, un mancato risultato per Messina, aggiunge, «è quello relativo al recupero del patrimonio comunale. La stessa Società (appunto, la Patrimonio Spa), costituita appositamente, ad oggi non ha portato grandi risultati».
Guardando al 2021, invece, l’esponente del Gruppo Misto concentra lo sguardo sul risanamento della città: «L’obiettivo più ambizioso per il 2021 – conclude – è quello dello sbaraccamento. Se ne è discusso tanto sin dall’inizio della sindacatura e oggi è un tema di carattere nazionale. Alle porte del nuovo anno non si può che pensare a questo».
La consigliera Serena Giannetto, del Gruppo Misto, evidenzia sempre come il risanamento economico dell’ente Comune abbia consentito di realizzare diverse opere per la città e di programmarne altre. «Penso, alla cura delle fontane da parte dell’AMAM, all’arredo urbano – spiega –, al rifacimento delle strade, alla family card e alla progettazione di lungo periodo (come l’acquisto di Torri Morandi). Sono dei piccoli esempi, ma significativi».
A mettere i bastoni tra le ruote della città, invece, rendendo più difficoltoso il lavoro a Palazzo Zanca è stata la « corsa contro il tempo nella valutazione di certi atti che in certi casi ha limitato la comunicazione e l’azione stessa sia di Giunta che del Consiglio. Quest’anno – sottolinea – è stato un anno particolare a causa della pandemia che, tra le varie problematiche, ha accentuato la difficoltà di incontrarsi, e i tempi stretti hanno creato in certi casi dei corto circuiti. Corto circuiti che non fanno mai bene alla comunità».
La parola chiave per il 2021 per Serena Giannetto è servizio. Il servizio che il pubblico dovrebbe offrire agli abitanti di Messina: «Garantire ai cittadini servizi essenziali come viabilità, trasporto pubblico, un miglior accesso e “dialogo” con la pubblica amministrazione, i servizi inerenti al settore sociale, l’abbattimento delle barriere architettoniche e lo smaltimento rifiuti. In poche parole, per il 2021 occorre puntare sulla gestione dell’ordinario e delle “piccole cose”».
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