Cosa non è successo a Messina nel 2020: la Vara
Per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, a Messina il 15 agosto la Vara non ha sfilato per le vie della città. Evento – o meglio, “non-evento” – più unico che raro, quest’anno come in occasioni quali, per esempio, la rivolta anti-spagnola del 1674-78, il terremoto del 1743 e quello del 1908, la “vara immota manet”, la Vara è rimasta ferma. E insieme alla grande machina votiva sono rimasti fermi i Giganti Mata e Grifone, come prima ancora le barette, la cui processione prevista solitamente nel periodo di Pasqua, è stata annullata per evitare una maggiore diffusione del covid-19.
Cos’altro è successo a Messina nel 2020: l’alluvione di agosto
Oltre il coronavirus, altri eventi hanno caratterizzato negativamente questo 2020. È stato un anno complessivamente poco piovoso, ma quest’estate Messina – e soprattutto la sua provincia – è stata colpita da una forte alluvione, che l’ha lasciata sommersa per diverse ore nell’acqua e nel fango. Dalle immagini riprese sulla Panoramica dello Stretto alle fotografie scattate in centro città, quanto accaduto l’8 agosto 2020 è stato un campanello d’allarme che ha nuovamente ricordato a Messina la fragilità del territorio su cui ci muoviamo e l’importanza di dare il via, al più presto, a interventi di messa in sicurezza.
Cos’altro è successo a Messina nel 2020: qualcosa di bello
Ma a Messina nel 2020 sono successe anche cose belle. Il coronavirus, infatti, non ha fermato e ha, anzi, incentivato le attività di volontariato. Le associazioni della città si sono fatte in quattro per aiutare chi ha avuto più bisogno di sostegno e assistenza, di un pasto caldo, medicine e generi di prima necessità nel corso di un evento tanto inaspettato quanto difficile da gestire come un’epidemia. E non si è fermato, per quanto ha potuto, nemmeno il mondo delle associazioni ambientaliste della città, che ha continuato con le sue azioni di pulizia per rendere Messina un po’ più pulita. Così come, va da sé, non si sono fermati gli operatori sanitari, medici e infermieri, che tutt’oggi lottano al fianco dei malati.
Insomma, il 2020 è stato un anno devastante, oltre che da un punto di vista sanitario, sia emotivamente sia economicamente, ma la luce è riuscita a filtrare comunque nel buio; cosa che spesso dimentichiamo, schiacciati come siamo dalle difficoltà quotidiane ed eccezionali cui ci siamo trovati nostro malgrado a fronteggiare in questi ultimi assurdi 9 mesi.
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