I canali di Ganzirri
Tutti conoscono i laghi di Ganzirri e Torre Faro, quotidianamente oggetto – a ragione, vista la loro bellezza – degli sguardi di fotografi e turisti; meno visitate sono però le viuzze secondarie che, tra i due villaggi e quello di Granatari, appaiono come luoghi sospesi nel tempo, a metà tra passato e presente. Qui una vecchia villa dà accesso a un apparentemente precario ponticello che sovrasta uno dei canali, avvolto nella vegetazione incolta e abitato da anatre, gabbiani e aironi; mentre al di là del canale insistono le case e le barche che popolano le vie del Lago. Un luogo poco conosciuto e forse poco valorizzato, ma ancora vivo e pieno di calore.
Il mare d’inverno
Non propriamente un “luogo” circoscritto con coordinate geografiche precise, il mare è l’elemento caratterizzante di Messina, ciò che da sempre ne ha definito l’essenza e l’umore. In estate è la “piazza” per eccellenza, colorata di mille ombrelloni e di risate, ma è in inverno che forse dà il meglio di sé. Nei giorni di vento e tempesta cambia tonalità, passa dal verde al blu più scuro, alle sfumature del grigio. A volte spaventoso, padre dei miti e delle leggende che nei secoli hanno raccontato Messina, il mare in inverno, il mare in tempesta, è forse uno dei “luoghi” più belli e suggestivi della città, su cui è impossibile non soffermare lo sguardo.
Non si poteva che concludere questo breve percorso tra le vie della città senza gettare lo sguardo sul mare, d’altronde sempre presente nella coda dell’occhio di ogni messinese.
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Sono orgoglioso di essere messinese ma vorrei vedere la mia città più vivibile e pulita;e vorrei vedere più vigilanza sulla circolazione dei Tir in città e più vigilanza sui vandali che distruggono per il piacere di farlo quanto di buono il comune fa per Messina e potrei fare al riguardo mille esempi e non basterebbe!