Si sono riuniti oggi, per la prima volta presieduti dal neorettore prof. Pietro Navarra, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione dell’Università di Messina.
Tra i punti all’ordine del giorno la riapertura dei termini per la presentazione delle candidature – esterne ed interne- per il rinnovando Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.
“Ho chiesto al Senato Accademico ed al Consiglio di Amministrazione, ricevendo oggi risposta positiva – ha dichiarato il prof. Navarra- di procedere alla riapertura dei termini per la presentazione delle candidature a membro interno ed esterno nel rinnovando Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. Come è noto, un primo termine era già scaduto, anche se le candidature presentate non sono state fino ad ora né esaminate, né valutate”.
“La riapertura dei termini- continua il Rettore- è imposta da una ragione giuridica e suggerita da una ragione di politica accademica. Per quanto riguarda la ragione giuridica, la nuova legge cosiddetta “anticorruzione” impone la presentazione di una documentazione integrativa alle domande di candidatura già presentate che, ovviamente, qualora supportate dalle dichiarazioni imposte dalla normativa citata, resteranno comunque valide. Inoltre, la valutazione tra le varie candidature da parte del Collegio dei direttori di Dipartimento non era supportata dai criteri di selezione predisposti dagli organi di governo. La procedura scelta, quindi, non può che accompagnarsi a una riapertura complessiva dei termini. Quanto alla ragione di politica accademica- ha concluso il prof. Navarra- questa può così riassumersi: le proposte di candidatura presentate nascevano da un desiderio di collaborare con un certo quadro di governo e strategia dell’Ateneo. Adesso è possibile che il cambiamento di questo quadro possa incentivare altre disponibilità di collaborazione, sia da parte di interni che di esterni, prima non offerte. Inoltre, riaprire i termini, anche per dare spazio nella valutazione comparativa a risorse precedentemente non espresse, significa ricercare forme ottimali di partecipazione”.
Approvato, inoltre, nelle sedute di oggi, anche il bilancio consuntivo(esercizio finanziario 2012), con un disavanzo di circa due milioni di euro, dovuto ai ritardi nei trasferimenti ed a minori entrate. Il disavanzo è già stato coperto con manovre varate nel 2013.
Si è poi provveduto all’adeguamento ai rilievi mossi dal Miur che riguardava il regolamento didattico di Ateneo, reinserendo la decadenza dallo status di studente per tutti gli iscritti, che per 8 anni non abbiano sostenuto esami.
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