Il protocollo d’intesa tra l’Università di Messina e la Fondazione “Maria Grazia Cutuli Onlus”, con il quale saranno promossi e sostenuti progetti di istruzione e formazione della professione del giornalismo, è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il Rettore dell’Ateneo Peloritano, prof. Francesco Tomasello ed il Presidente della Fondazione Cutuli, nonché direttore del Corriere della Sera, dott. Ferruccio de Bortoli, intervenuto in videoconferenza da Milano.
L’accordo prevede l’organizzazione di un seminario residenziale, che si svolgerà nel prossimo autunno all’Università di Messina, riservato a un massimo di 30 allievi, 15 provenienti dall’Ateneo peloritano, gli altri da tutta Italia; l’attività di docenza sarà svolta dai tre giornalisti che risulteranno vincitori dell’edizione 2013 del Premio Cutuli e da altri indicati di concerto dalla Fondazione e dall’Ateneo; nel prossimo futuro, è prevista anche la partecipazione di studenti provenienti dal bacino del Mediterraneo.
La “Fondazione Maria Grazia Cutuli”, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, è stata costituita nel 2008 a Catania, città d’origine della giornalista tragicamente scomparsa nel 2001; i soci fondatori promotori sono Rcs Quotidiani, Banca Nuova, Comune di Roma, Regione Siciliana, Confindustria Sicilia, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa; sono soci partecipanti il Comune di Catania ed il Comune di S. Venerina (CT).
Il Rettore Tomasello, nel suo intervento, dopo avere ricordato la figura di Maria Grazia Cutuli «che per onorare il suo impegno nella professione ha lasciato la vita nelle montagne dell’Afghanistan, dove voleva documentare una guerra assurda», e sottolineato come tra gli scopi della Fondazione ci sia anche quello di aumentare il livello di protezione delle donne che svolgono la professione giornalistica, ha ricordato l’assoluta valenza del premio internazionale di giornalismo giunto all’ottava edizione (quella del 2013 sarà la nona) che ha visto premiati professionisti affermati, tra gli altri Asne Seierstad, Julia Latynina, Alessio Vinci, Giovanna Botteri, Maria Cuffaro, Monica Maggioni, Domenico Quirico, proprio il giornalista de “La Stampa” di Torino, scomparso da qualche mese in Siria, ricordando infine che dal 2008 il premio è stato rilevato direttamente dalla Fondazione che lo organizza e gestisce in collaborazione con le Università di Messina, Catania, Palermo e Enna.
In conclusione del suo intervento, nel corso della “diretta” con Milano, il prof. Tomasello ha espresso il compiacimento ed il ringraziamento suo personale e dell’Università di Messina alla Fondazione ed al Corriere della Sera, rinnovando l’invito ai giornalisti della prestigiosa testata a fornire la loro autorevole collaborazione in futuri progetti di carattere giornalistico attualmente in fase di elaborazione, come hanno fatto Antonio Troiano e Antonio Morra, che sono stati relatori lo scorso mese di aprile, nella Sala dell’Accademia Peloritana, nell’ambito dei seminari sul giornalismo, coordinati dal prof. Francesco Pira, docente di comunicazione pubblica e gestione degli uffici stampa dell’Università di Messina.
Ferruccio de Bortoli, firma tra le più prestigiose del giornalismo italiano, presidente della Fondazione e direttore del “Corriere della Sera” ha dichiarato: «La promozione e il sostegno di progetti nell’ambito della istruzione e della formazione della professione del giornalismo, e l’obiettivo di aiutare i giovani che vogliano intraprendere la professione giornalistica, costituiscono alcuni dei principali scopi statutari della Fondazione che ho l’onore di presiedere. Ricordo che Maria Grazia Cutuli è stata un’ottima giornalista che nei suoi reportage si è sforzata di capire i punti di vista degli altri e farli conoscere a coloro che ne sono i naturali destinatari, cercando di mediare tra divisioni etniche, religiose, politiche così radicate da riuscire ad ostacolare i percorsi di pace. Confermo, infine, la disponibilità della Fondazione Cutuli per futuri progetti che si vorranno realizzare in collaborazione con l’Università di Messina».
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