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Modifiche allo Statuto, Flc e Cgil chiedono incontro al rettore

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universita bilancioLa FLC CGIL e la Segreteria Generale della Camera del Lavoro di Messina hanno inoltrato una richiesta di incontro con il Rettore sul tema delle proposte di modifica dello Statuto di Ateneo. Oceano e Pistorino hanno avanzato puntuali proposte in un breve documento con la presentazione degli elementi che rappresentano le priorità sulle quali bisognerebbe intervenire per la predisposizione di uno Statuto più democratico e vicino alle diverse esigenze presenti in un grande ateneo.

 In particolare, il documento, la cui stesura ha coinvolto i dirigenti provinciali della FLC CGIL del comparto Università, Di Renzo e Caccamo, propone integrazioni e modifiche in relazione ai vari profili professionali, tenendo sempre presenti le tematiche generali che un luogo formativo così importante come la nostra Università deve rappresentare per il contesto sociale e culturale in cui si inserisce. 

Daniela Caccamo, ricercatrice presso il Policlinico Universitario, rileva: “Abbiamo voluto porre l’accento sull’esistenza, nella proposta di modifica presentata dall’Amministrazione, di uno sbilanciamento tra le varie fasce rappresentate in seno al Senato Accademico. Nello specifico, la rappresentanza dei Professori Associati e Ricercatori, che insieme costituiscono il 76,4% del corpo accademico, è stata diminuita al 27,3% rispetto al 36,4% previsto dallo Statuto attualmente in vigore. Questa modifica penalizzerebbe in maggior misura i Ricercatori, i quali avrebbero una rappresentanza pari al 13,6% rispetto all’attuale 18,2% nonostante costituiscano il 50,4% della comunità accademica”.

Francesco Di Renzo, Responsabile Provinciale del Comparto Università della FLC, sottolinea: “Non è stata accolta la proposta di allargare la rappresentanza ai lettori e di dare un maggiore peso a quella del personale tecnico-amministrativo. Questo creerebbe i presupposti per cui il Senato Accademico, che è un organo fondamentale per la gestione della vita accademica, non sarebbe in grado di garantire a tutte le figure che vi operano, e contribuiscono al suo funzionamento, un’adeguata possibilità di portare avanti le proprie istanze.

Graziamaria Pistorino, Segr. Gen. FLC CGIL Messina, dichiara: “Il prestigio e la funzione educativa di una Università parte dall’immagine che questa riesce a dare di se stessa agli studenti ed alla comunità circostante. Lo Statuto di Ateneo rappresenta l’organizzazione interna di una istituzione complessa che sappia regolare i propri rapporti interni senza prevaricazioni o squilibri tra le varie componenti, riconoscendo a tutti l’importanza di ciascun ruolo ed assegnando ai singoli la responsabilità di rivestire un incarico non solo per se stessi, ma per una intera comunità. Le regole sancite dallo Statuto di Ateneo dovrebbero rappresentare il tentativo di una comunità che si fonda su principi come merito, equità e legalità, valori che, in questi anni, sembrasiano stati smarriti.”

Lillo Oceano, Segr. Generale della Camera del Lavoro, ribadisce: “E’ centrale il ruolo dell’Ateneo nella vita sociale e culturale della nostra città, anzi, probabilmente dell’intera Area dello Stretto, riteniamo che una istituzione così importante abbia la responsabilità di dotarsi di strumenti di regolamento che garantiscano democrazia, condivisione, trasparenza; pertanto siamo convinti che alcune modifiche prodotte in questa direzione non potranno che rendere più adeguato ed efficace lo Statuto di Ateneo.”

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